

Il futuro della Tesla è donna. Questa è l’ultima novità direttamente da Palo Alto. La presidenza della casa è passata infatti dalle mani Elon Musk a quelle della cinquantacinquenne Robyn Denholm, attualmente Chief Financial Officer della compagnia telefonica australiana Telstra. Ma per capire il perché di questo cambio al vertice bisogna fare un passo indietro.
Tentato colpo al titolo?
Quest’estate l’eccentrico ex presidente di Tesla ha pubblicato alcuni tweet in cui dichiarava di non voler più quotare in borsa la casa, dovendo ripagare così ogni singola azione secondo il proprio valore (420 dollari). Come conseguenza di questa affermazione il titolo in borsa ha perso il 12%, facendo scendere a sua volta il valore delle azioni. Una mossa quella del manager naturalizzato americano che non è passata inosservata agli occhi del Sec, il quale ha accusato Musk di “affermazioni pianificate per abbassare il valore del titolo“, concordando una multa di 20 milioni di dollari e inibendolo dalla presidenza per tre anni (rimarrà comunque amministratore delegato).

Elon Musk (Credits: The CEO Magazine)
Utile anche in chiave futura
La decisione di ingaggiare Robyn Denholm non è poi legata principalmente alle sole capacità manageriali, ma anche a quelle tecnologiche. La manager è infatti stata promotrice della linea internet ultra-veloce 5G, utile (oltre che necessaria) al futuro obiettivo della guida completamente autonoma portato avanti dalla stessa Tesla.
Credits foto titolo: Observer