

La gamma della Tesla diventa S3XY. No non sono impazzito. L’arrivo della nuova Model Y, presentata negli scorsi giorni in un evento live dedicato, ha infatti completato il sogno di Elon Musk di dare un nome simile al proprio range di veicoli. La nuova creazione di Palo Alto, come già si sapeva da tempo, è un SUV basato sulla più piccola berlina Model 3 e punta a diventare un best seller nel proprio segmento. Anzi, a essere sinceri un segmento vero e proprio dove posizionarla non esiste ancora, visto che nessuno nel mondo nell’auto aveva ancora realizzato una SUV elettrica di queste dimensioni. È già possibile ordinare la propria Model Y versando un deposito di 2.000 euro, totalmente rimborsabile, e “accontentandosi” della versione Long Range a trazione posteriore che parte da 57.980 euro. Consegne a partire dal 2021.

La Model Y è quasi meglio al buio che alla luce del sole (Credits: TeslaPress)
3 motorizzazioni in attesa della Standard Range
Con la Model Y la Tesla ha confermato la pessima abitudine di rendere subito disponibili le versioni più potenti e costose, 3 in questo caso, e solo successivamente quella meno potente e più economica. Come già anticipato qui sopra, la prima versione disponibile è la Long Range a trazione posteriore, capace di uno 0 a 100 in 5,8 secondi e di un’autonomia massima nel ciclo WLTP di 540 km. Aggiungendo 4.000 euro ai quasi 58 mila si può acquistare la Long Range a trazione integrale, con i due motori (uno per asse) che garantiscono un’accelerazione più rapida, da 0 a 100 in 5,1 secondi, ma soli 505 km tra una carica e l’altra. Al top del listino c’è la Performance da 70.980 euro, che può contare sullo stesso powertrain della sorella minore per uno 0 a 100 in soli 3,7 secondi e una percorrenza massima di 480 km. In Italia però sono quasi sicuro che molti aspetteranno la Standard Range che arriverà nei listini nel 2022, visto che il prezzo di 34.505 euro (salvo rincari) si adatta meglio al nostro mercato super-tassato.

Il profilo della Model Y somiglia moltissimo a quello della Model X (Credits: TeslaPress)
A 5 o 7 posti
Il look simile alla sorella maggiore Model X, ma senza le scenografiche portiere posteriori Falcon Wings, ha permesso alla Y di ottenere un’abitabilità interna per gambe e testa superiore alla Model 3. Ma è proprio dalla berlina che la elettrica ruote alte ha preso spunto per la scocca, con solo il disegno dei due paraurti a differenziarle. Di serie poi la nuova SUV di Palo Alto è equipaggiata con i classici 5 posti, ma con un sovrapprezzo di ben 3.200 euro si possono avere due posti aggiuntivi nel bagagliaio per raggiungere quota 7. Nei quasi 60 mila euro richiesti per la versione di lancio la Tesla offre come equipaggiamento di base il tetto panoramico oscurato, sistema audio premium con 14 altoparlanti e subwoofer, specchietti elettrici e riscaldabili, sedili anteriori regolabili elettronicamente rivestiti in pelle ecologica nera (la bianca è un optional da 1.050 euro), i sedili posteriori ripiegabili, cerchi Aero da 18 pollici, connessione a internet con contenuti scaricabili. La plancia invece deriva direttamente dalla Model 3, con il cruscotto minimalista e lo schermo centrale da 15 pollici che funziona come infotainment e quadro strumenti. Per i più tecnologici la casa di californiana offre inoltre due differenti step del famoso pilota automatico: il primo, definito appunto “pilota automatico”, se installato al momento della produzione dell’auto costa 3.500 euro, mentre se si decide di installarlo in un secondo momento la cifra tocca quota 4.600 euro. Con la versione più avanzata, nominata “Guida autonoma al massimo potenziale”, la Tesla include l’incredibile Navigate on Autopilot (di cui potete leggere qui). Il prezzo per questo “autista digitale”? Ben 5.700 euro ad auto nuova e addirittura 7.800 euro se installato dopo la consegna. La variante Performance sarà poi equipaggiata di serie con freni più potenti, sospensioni abbassate, dettagli in carbonio e la modalità Track per far fumare le gomme nei traversi.

Gli interni della Model Y sono identici a quelli della Model 3 (Credits: Motor1)
Dal nero pastello al rosso multistrato
Il family feeling della Model Y che le altre Tesla si ritrova non solo nel design ma anche nel listino delle tinte per la carrozzeria. Il SUV sarà infatti disponibile in 5 differenti verniciature: il Nero Pastello (offerto di serie), il Blu Oceano Metallizzato da e il Grigio Metallizzato da 1.600 euro, il Bianco Perla multistrato da 2.100 euro e il classico Rosso multistrato delle Tesla a 2.700 euro. Insieme alle vernici i clienti potranno poi scegliere tra 3 differenti tipologie di cerchioni, ovvero Aero da 18 pollici citati sopra, gli Sport da 19 e i Peformance (di serie sulla omonima versione) da 20 pollici.

La Model Y nel classico rosso multistrato Tesla (Credits: TeslaPress)
Credits foto titolo: TeslaPress