

A novembre dello scorso anno la Aston Martin aveva annunciato che la nuova SUV DBX, modello chiave per quanto riguarda le vendite in mercati fondamentali come Cina e nord-america, non sarebbe stata prodotta nello storico stabilimento di Gaydon ma nella nuova fabbrica di St. Athan in Galles che avrebbe dovuto essere conclusa entro il primo trimestre del 2019. Oggi infatti lo stabilimento gallese è completamente ultimato e funzionante, tanto che negli scorsi giorni il primo esemplare della DBX, anche se di pre-produzione e debitamente camuffato, è uscito dalla linea di produzione andando a ricongiungersi con gli altri muletti per ultimare i test. Entro l’inizio del 2020 la fabbrica dovrebbe arrivare alla piena occupazione grazie alle nuove Aston e Lagonda (il ramo elettrico della casa) e darà lavoro direttamente a 750 nuovi operai, mentre se si considera anche le assunzioni indirette riguardanti l’indotto il numero salirà addirittura a 3.000.
Molto probabile il V8, meno il V12
Per quanto riguarda la meccanica che sarà alla base della prima SUV di Gaydon si sa invece molto poco se non nulla. Il telaio infatti potrebbe essere sia una riedizione di quello della DB11 sia un progetto ex-novo, mentre per quanto riguarda il motore sembra esserci qualche certezza in più. Chi ha avuto la fortuna di vedere dal vivo il modello su strada o durante i giri lanciati al Nürburgring parla di un sound molto molto simile a quello della sorellina Vantage. Tutti gli indizi portano quindi a scartare la romantica carta del V12, magari lo stesso biturbo delle DB, e ad abbracciare quella che porta al 4 litri V8 biturbo di derivazione AMG.