

La marcia di avvicinamento alla presentazione del primo SUV di Aston Martin è ufficialmente iniziata. Questa mattina infatti la casa di Gaydon ha svelato sui suoi profili social, come già fatto con la Valkyrie, le prime immagini del muletto della DBX impegnato nei test.

La DBX impegnata nei test in Galles (Credits: Motoring)
Test da vero fuoristrada
Nelle foto pubblicate dalla Aston Martin si vede la DBX affondare tutte e quattro le ruote nel fango delle strade gallesi, in quanto a Gaydon hanno voluto cominciare i primi test sulle stesse strade protagoniste degli stage del Rally. Questi test, secondo l’annuncio pubblicato insieme alle foto, sono solo l’inizio di un intensissimo programma di test lungo un anno che porterà il SUV in giro per il mondo in territori mai saggiati prima dalle sportive del marchio, andando dalle foreste artiche ai deserti più caldi del pianeta e toccando l’asfalto sia delle Autobahn tedesche che del Nurburgring. La DBX secondo le intenzioni della Aston Martin (e come è già visibile dalle foto) non sarà una semplice Rapide a ruote alte, ma dovrà essere in tutto e per tutto un fuoristrada capace di affrontare con “la verve e l’eleganza di una vera Aston Martin” ogni tipo di terreno e, per la prima volta nella storia del marchio, trainare oggetti molto pesanti. La messa in strada dei primi muletti ha entusiasmato molto il capo ingegnere Matt Backer, al volante del muletto nelle foto: “È sempre un grande giorno quando macini i primi chilometri con uno dei prototipi e sono molto soddisfatto del fatto che l’auto reale si comporti come il modello al simulatore. La DBX è qualcosa di nuovo per la Aston Martin ma lo testeremo finché non sarà degno di portare il badge con le due ali”.
Linea e motori
Nelle foto sono facilmente riconoscibili all’anteriore, nonostante la camuffatura, la calandra e i gruppi ottici ispirati (o direttamente prelevati) dalla sorella minore Vantage. Il posteriore è caratterizzato invece da un lunotto molto piccolo e inclinato da coupè, fanali con un disegno tondeggiante (nuovo per le auto della casa) ed infine uno spoiler di chiara ispirazione Vantage che fuoriesce dalla base del lunotto. Per quanto riguarda le motorizzazioni vige ancora il più completo silenzio da parte della Aston, ma alcune voci di corridoio parlano di un sei cilindri in linea per le versioni economiche e di uno scoppiettante V8 biturbo per quelle più performanti, entrambi realizzati dalla AMG. Per il futuro la casa è poi seriamente intenzionata ad elettrificare in maniera parziale o totale la DBX, grazie anche alla gamma full-electric Lagonda. Va poi segnalata la presenza dell’adesivo della Bilstein sul passaruota posteriore, che potrebbe indicare la presenza di un gruppo sospensivo pneumatico per alzare o abbassare l’auto a seconda del terreno su cui si viaggia.

La DBX gioca a sporcarsi nel fango (Credits: Motoring)
Arriva alla fine del 2019
La Aston Martin nell’annuncio rilasciato insieme alle fotografie ha ammesso definitivamente come la DBX arriverà entro il quarto trimestre del 2019 e verrà prodotta nel nuovo stabilimento gallese di St. Athan. L’obiettivo degli uomini di Gaydon è quello di rendere il SUV un modello chiave per alzare le vendite della casa, seguendo quanto già fatto dalla Porsche con Cayenne e Macan.

Profilo muscoloso per la DBX (Credits: Motoring)
Credits foto titolo: Motoring