

Il Nurburgring è diventato ormai da anni terreno di battaglia tra le case automobilistiche più disparate, tutte impegnate a correre sul filo dei secondi per potersi fregiare del titolo di più veloce nel proprio segmento. L’ultimo costruttore caduto in questo limbo è stata la Mercedes, detentrice ora con la AMG GT 63 S 4Matic+ (guidata da Demian Schaffert) del record per la quattro posti più veloce di sempre al Ring. Il record della casa di Stoccarda segue quello di pochi mesi fa stabilito dalla Lamborghini con la Aventador SVJ, diventata con il tempo di 6:44,95 la stradale più veloce di sempre.
Record in dubbio
Nonostante i proclami della Mercedes in molti le hanno fatto notare che però il record è tutt’ora nelle mani della Jaguar. La GT ha infatti chiuso il giro dei 20,6 km del circuito tedesco (di cui potete vedere il video al fondo dell’articolo) con il tempo di 7:25,41, mentre la Jaguar XE SV Project8 è stata circa 4 secondi più veloce. Quindi a chi appartiene il record? A essere pignoli va detto che la berlina inglese è un’auto da pista fatta e finita e dotata di una carrozzeria in fibra di carbonio, aerodinamica da corsa e solo i due sedili anteriori (a guscio per giunta). La Mercedes al contrario ha girato in pista con un allestimento completo che qualsiasi cliente può acquistare in concessionaria, comprese le gomme semi-slick Michelin Pilot Sport Cup2. Tralasciando la diatriba con la Jaguar la AMG ha comunque batutto fior fior di rivali come la Porsche Panamera, la BMW M4GTS e sopratutto la Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.

La AMG GT 63 S impegnata al Karoussel (Credits:Motor1)
Berlina da 640 cavalli
La GT 63S ha potuto contare su tre caratteristiche principali durante il giro record: Il motore, la trazione integrale intelligente e l’asse posteriore sterzante. Il propulsore utilizzato è ovviamente il più potente a disposizione, ovvero un V8 biturbo da 4 litri che eroga 639 cavalli e 900 Nm di coppia massima. La potenza viene scaricata a terra grazie al cambio automatico a 9 rapporti che è direttamente collegato alla trazione integrale 4Matic+, la quale è capace di cercare la miglior trazione possibile tramite la variazione in tempo reale della quantità di potenza inviata ad ogni singola ruota. L’asse posteriore sterzante arriva poi a dare manforte alle due caratteristiche precedenti, “chiudendo” la traiettoria in curva e rendendo così l’auto più agile e maneggevole.
Credits foto titolo: Motor1