

Fin dalla presentazione della Concept Car AM-RB 001 è risultato subito chiaro che la join venture tra la Aston Martin e il team di Formula 1 della Red Bull avrebbe prodotto scintille. Nel 2017 l’idea nata dalle menti del mago dell’aerodinamica Adrian Newey e il capo del design Aston Martin Marek Reichman ha dato vita alla Valkyrie, hypercar che punta a riscrivere completamente la storia del marchio e del segmento. Da allora è stato un susseguirsi di continui aggiornamenti dell’esemplare presentato nel 2017, ma senza arrivare mai alla versione definitiva. Nella giornata di ieri però la casa di Gaydon ha presentato ufficialmente sui social network, tramite tre foto, l’auto che vedremo sulle nostre strade a partire dal 2019, compresi gli interni con seduta da Formula 1.
Il V12 aspirato più potente della storia
Nonostante una linea decisamente fuori dagli schemi per essere una stradale credo che il motore della Valkyrie meriti di avere un proprio capitolo. La casa aveva già annunciato durante il lancio del 2017 che l’auto sarebbe stata mossa da un propulsore ibrido simile a quello della LaFerrari, confermando durante la presentazione di ieri le caratteristiche principali. La Valkyrie sarà mossa da un V12 Cosworth di 6,5 litri, capace di sprigionare la folle cifra di 1.146 cavalli (grazie anche al KERS fornito dalla Rimac), diventando così il dodici cilindri aspirato più potente di sempre. I dati ufficiali per accelerazione e velocità massima non sono stati però ancora annunciati dalla casa, ma considerando la quantità di cavalli e il peso ridottissimo (che sembra essere di una tonnellata scarsa), l’auto toccherà sicuramente i 100 km/h in circa 2,5 secondi e supererà i 400 km/h di velocità massima. Di seguito potrete poi ascolatare il “sound” del V12 rilasciato dalla casa qualche mese fa.
Ultimi ritocchi
Se osservate in maniera distratta, le fotografie presentate in rete non mostrano sostanziali cambiamenti estetici alla scocca. Le differenze dall’auto presentata nel 2017 sono infatti estremamente limitate e mirate ad alcune aree con lo scopo di aumentare il più possibile la deportanza. Nella vista laterale si nota l’aggiunta di tre pinne dietro le ruote anteriori che serviranno a muovere lontano dalla scocca l’aria turbolenta proveniente dal passaruota, un alettone posteriore aggiornato tramite l’adozione di un profilo su due livelli più aggressivo rispetto a prima e 3 nuove feritoie nel fondo davanti alle ruote posteriori. Nella vista aerea è facile osservare come adesso ci sia un nuovo disegno per la presa d’aria sul tetto (o snorkel) e un muso meno “a delta” rispetto alla Valkyrie del 2017.

La vista aerea della Valkyrie (Credits: Motor1)
Sedile da F1 personalizzato
L’ideale di Adrian Newey di realizzare un’auto da Formula 1 è stata poi trasportata anche negli interni. I sedili dei due passeggeri saranno fissati alla scocca e avranno un’ impostazione da monoposto, con le gambe quasi distese e posizionate più in alto del bacino. Proprio come accade per i piloti del Circus la Aston garantirà ai futuri clienti un sedile su misura, realizzato tramite una scannerizzazione al laser che acquisirà tutte le caratteristiche corporee. L’intenzione della casa è, citando la dichiarazione ufficiale, quella di “permettere al guidatore di sentirsi tutt’uno con la vettura in modo tale da godere appieno di una esperienza di guida definitiva“. Il pilota avrà poi modo di sentirsi ancora di più in un’auto da corsa grazie al volante multi-funzione rettangolare con uno schermo digitale integrato (usato come cruscotto), un secondo schermo in posizione centrale come infotainment e altri due ai lati che trasmetteranno le immagini delle telecamere esterne usate al posto degli specchietti. La Valkyrie verrà realizzata in 150 stradali e 25 solo per la pista, tutte già vendute con un prezzo di partenza di 2,7 milioni di euro.

Gli interni della Valkyrie (Credits: Motor1)
Credits foto titolo: Motor1