

Italia contro Germania. Lamborghini contro Porsche. Negli ultimi due anni il Nurburgring ha visto una sfida accesissima a colpi di record non solo tra due case, ma bensì tra due paesi. L’ultimo capitolo di questa sfida è andato in onda il 25 ottobre, vedendo la Porsche GT2 RS MR guidata da Lars Kern strappare il record di auto stradale più veloce di sempre alla Aventador SVJ, fermando il cronometro con un incredibile tempo di 6:40.3 (cioè 4 secondi meno della Lambo). Un record che ha scatenato non poche diatribe tra gli appassionati, legate principalmente all’auto utilizzata per il record.
Affidata ai professionisti
Le lamentele più importanti mosse contro la casa di Zuffenhausen sono relative alla sigla presente dopo il nome dell’auto. Le iniziali MR sono infatti quelle della Manthey-Racing, ovvero una scuderia (di cui Porsche è proprietaria al 51%) che ha base proprio al Ring e che vanta una lunga storia di successi alla 24 Ore di LeMans con le 911, oltre a consulenze per la realizzazione di modelli da corsa come la 911 RSR. Gli uomini della Manthey su richiesta della Porsche hanno messo mano solamente all’assetto di una “normalissima” GT2RS (secondo le dichiarazioni della casa di Zuffenhausen), preparando un set-up apposito per il Ring e aggiungendo due piccole appendici aerodinamiche sul muso. Modifiche, che visto il tempo inferiore di 4 secondi rispetto alla ben più potente Aventador SVJ, fanno pensare a qualcosa di più di una semplice modifica alle sospensioni. Proprio per questo motivo in molti si sono chiesti se il propulsore sia rimasto lo stesso, portando la Porsche a confermare prontamente l’utilizzo dello stesso 6 cilindri boxer biturbo di 3,8 litri con 700 cavalli e 750 Nm che muove le GT2 di serie. Per quanto riguarda gli interni l’unica aggiunta è quella di un sedile a guscio per garantire la giusta sicurezza al pilota.

Gli uomini Porsche e gli uomini della Manthey (Credits:Motor1)
Caos senza regolamenti
Il record ottenuto da Porsche con un’auto elaborata, quindi non più di serie, ha risollevato l’annosa questione della mancanza di un ente che regoli i record sul circuito tedesco. È capitato spesso infatti che molti record fossero messi in dubbio per via di presunti utilizzi di benzine e gomme più da gara che da strada o, come in questo caso, che il record venga stabilito con un’auto pronto pista che risulterebbe invivibile sulle strade di tutti i giorni. Ora la palla torna alla Lamborghini, ma potremmo assistere anche all’intrusione di altre case come la Aston Martin e la Mercedes con le folli Valkyrie e ONE. Ora però prendetevi 7 minuti, anche di meno, e godetevi il giro completo che trovate di seguito.