

L’abbiamo vista sporcarsi di fango sulle strade sterrate del Galles, triturare gomme al Nurburgring e scalare “l’Hill Climb” di Goodwood durante il Festival of Speed. Adesso però la Aston Martin DBX fa sul serio e entra nella fase finale di sviluppo in quanto mancano pochi mesi al lancio fissato per dicembre. Come già anticipato dai precedenti articoli, la prima SUV del marchio inglese non verrà prodotta nello storico stabilimento di Gaydon, ma nella nuovissima fabbrica di St. Athan che già ha realizzato i muletti utilizzati per i test. Il prezzo? Beh ancora non si sa nulla, ma considerando che sfiderà auto del calibro di Bentley Bentayga, Lamborghini Urus e (in futuro) la Ferrari Purosangue, sicuro non partirà da meno di 200.000 euro.
Veloce come una Vantage e frena come una DBS
Nel comunicato stampa la Aston ha poi diramato i primi dati, seppur senza alcuna prova a confermarli, riguardo le capacità dinamiche del loro SUV. Durante i vari giri effettuati al Ring, sul loro circuito prova a Silverstone e su altri circuiti la DBX ha fatto registrare una velocità durante la percorrenza delle curve pari a quella della sorellina Vantage, che ricordiamo pesa sicuramente di meno e ha un baricentro più basso. Il secondo valore riguarda poi la forza frenante, con l’inglese a ruote alte che nelle staccate più potenti ha raggiunto numeri pressoché identici alla Super GT DBS Superleggera. Dati questi, che se confermati e uniti al fatto che la DBX pare aver ripetutamente girato in meno di 8 minuti al Ring durante i test, andrebbero a sottolineare come i tecnici di Gaydon abbiano lavorato moltissimo sulla dinamica di guida, sulla gestione della potenza da parte della trazione integrale (ancora non si sa nulla ma è quasi sicuro che ci sarà) e sulla gestione delle inerzie dovute alla sicuramente abbondante massa.
La V8 più potente di tutta la gamma
A spingere la DBX ci sarà lo stesso V8 biturbo di 4 litri di derivazione AMG che muove le sorelle Vantage e DB11, ma in questo caso i tecnici Aston ci hanno messo mano portandolo a 550 cavalli e ben 700 Nm di coppia rendendolo l’8 cilindri più potente di tutta la gamma. Il propulsore di origine tedesca è poi riuscito durante le fasi di sviluppo a spingere la grossa SUV oltre i 290 km/h di velocità massima, con le concorrenti che però superano entrambe i 300 km/h. A Gaydon infine hanno lavorato anche sul sistema di scarico per migliorare ulteriormente il sound del “vuotto”, ottenendo un suono gutturale e cattivo ai bassi e ai medi regimi sopratutto nelle modalità di guida più sportive.