

A poco più di una settimana e mezza dalla presentazione, fissata per il 4 settembre, la Porsche Taycan continua a essere sulle labbra di tutto il mondo automotive. Negli scorsi giorni infatti un esemplare di pre-produzione ha settato il nuovo record per le berline elettriche sul circuito del Nurburgring con il tempo di 7 minuti e 42 secondi. L’annuncio del giro veloce sul famigerato “inferno verde” arriva dopo le foto ufficiali degli interni, rese pubbliche solo 3 giorni fa, e dopo un intensissimo programma di test di cui parlerò nei successivi paragrafi. Il tempo certo è impressionante, è stata più veloce della Lambo Murcielago SV, ma siamo comunque lontani da quelli di altre berline come la Giulia Quadrifoglio, la BMW M4 GTS e sopratutto la Jaguar Project 8.
In silenzio al Ring
Per riuscire nell’impresa di staccare il tempone sui 20,6 km del Ring, il pilota Lars Kern ha dato fondo a tutte le novità che la Porsche ha donato alla Taycan. La quattro porte agli elettroni è dotata di due motori elettrici (uno per asse) collegati ad un sistema d’alimentazione a 800 volt, un’anteprima assoluta, per una potenza complessiva superiore ai 600 cavalli (ancora non si sa nulla sulla coppia), una trazione integrale intelligente, uno 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi e una velocità massima superiore ai 250 km/h. Per evitare che anche un solo cavallo andasse perso in inutili traversi o perdite di aderenza gli ingegneri tedeschi hanno studiato un sofisticato sistema per la distribuzione della coppia, che individua quale ruota sta slittando per inviare tutta la potenza alle altre, e il Porsche 4D-Chassis Control che gestisce la risposta del telaio in base alla modalità di guida (la Sport Plus in questo caso). La Taycan sarà poi equipaggiata di serie con le sospensioni pneumatiche adattive a tripla camera, ammortizzatori regolabili elettronicamente attraverso il già conosciuto sistema PASM, il Porsche Dynamic Chassis Control Sport (o PDCC Sport) per il controllo del rollio in curva e il Porsche Torque Vectoring Plus ( o PTV Plus) che viene gestito direttamente dai due motori elettrici. Il modello che ha girato al Ring ha potuto contare inoltre anche sull‘asse posteriore sterzante e sui cerchi maggiorati da 21 pollici, oltre che essere in modalità Sport Plus che massimizza le prestazioni, gestisce al meglio il riscaldamento/raffreddamento del pacco batterie e tende al massimo l’aerodinamica per aumentare la deportanza.
Stress test
Come anticipato ad inizio articolo la Taycan ha dovuto passare estenuanti test di durata e affidabilità prima di poter girare al Ring e, ovviamente, entrare in produzione. Il primo si è tenuto in Italia, più precisamente a Nardò, dove la Porsche ha il suo centro per lo sviluppo. Sull’enorme anello ad alta velocità la quattro porte ha girato per 24 ore ad una velocità media che si attestava tra i 195 e i 215 km/h, una temperatura esterna di 42 gradi e fermandosi solo per ricaricare le batterie e cambiare il pilota. Così facendo la distanza percorsa dall’auto ha toccato quota 3.425 km, cioè quanto la distanza tra la cittadina pugliese e la Norvegia. Il secondo stress test ha visto la berlina di Zuffenhausen accelerare da 0 a 200 km/h ben 26 volte di fila, facendo registrare uno scarto di solo 8 decimi tra il tempo migliore e il peggiore. Impressionante.