

In Ford sembrano divertirsi nel chiamare le loro nuove SUV/crossover con nomi che una volta appartenevano a delle sportive. Dopo la Puma infatti è arrivata anche la Mustang Mach-E, presentata nella notte italiana al Salone di Los Angeles, che usa il nome della muscle car per eccellenza nonostante la carrozzeria a ruote alte e la mancanza di un grosso V8 sotto al cofano. La presenza del purosangue sul muso ha poi scatenato non pochi mugugni tra i petrolhead, che avrebbero preferito di gran lunga un nome meno altisonante. All’infuori di questo però, la prima crossover alla spina di Detroit pare avere tutte le carte in regola per fare bene (come vedremo tra poco) e per sfidare ad armi pari la connazionale Tesla Model Y. Le prime consegne sono previste per l’autunno del 2020 con i prezzi che ancora non sono stati comunicati.
Il look è da muscle car
Sia guardandola velocemente che in maniera più approfondita, la nuova Mach-E mostra chiaramente di discendere dalla Mustang. E questo anche senza leggere il nome o notare il purosangue sul muso. Il merito di questa riconoscibilità immediata è dato dai gruppi ottici anteriori allungati e affilati, da quelli posteriori a tre elementi verticali (più uno orizzontale che li unisce) e dalla linea del tetto spiovente che si va a ricongiungere direttamente con la coda tronca. Le somiglianze continuano poi nelle viste di 3/4 e in quella di profilo, dove si possono notare molto bene i passaruota allargati e muscolosi, oltre ad una fiancata molto ben modellata. Vista la sua natura elettrica, la crossover ha portato in dote anche dei dettagli stilistici tipici di queste auto come l’assenza delle prese d’aria e della calandra all’anteriore, anche se quest’ultima è comunque presente come una semplice bordatura (in questo caso in nero lucido). Nonostante l’assenza di un motore endotermico sotto al cofano i tecnici Ford hanno comunque realizzato un muso di dimensioni generose, ottenendo un bagagliaio anteriore da 100 litri capace di contenere un frigo portatile (come visibile nelle foto qui sotto) o l’attrezzatura per fare sport grazie allo scolo per lo sporco e l’acqua. Per quanto riguarda invece lo spazio al posteriore la capacità a sedili alzati è di 420 litri, mentre con gli schienali abbattuti si arriva fino a 1.420 litri. Un ultima curiosità è poi data dalle maniglie, poichè sulla Mach-E non ci sono in quanto apre automaticamente le portiere se riconosce la chiave keyless o quella digitale sul telefono. In caso non si aprissero c’è comunque un pulsante integrato nel montante, mentre se il telefono è scarico basta comporre un codice sia nel già citato montante che sullo schermo centrale per poter accendere l’auto.
Fino a 465 cavalli e trazione posteriore o integrale
Come anticipato, a spingere la nuova Mustang Mach-E non ci sarà il classico carismatico V8 ma un powertrain elettrico organizzato secondo la classica logica a “skateboard”. Ed è qui che la crossover americana punta ad adattarsi al volere di ogni cliente grazie a varie possibilità. Si parte con il pacco batterie, che viene proposto con capacità di 75,7 e 98.8 kWh e denominato rispettivamente Standard e Extended Range version con potenze fino a 365 cavalli e 565 Nm di coppia. A queste due va poi aggiunta la ben più sportiva Mach-E GT, che vede salire i cavalli fino a quota 465 e la coppia toccare gli 830 Nm. Certe prestazioni sono possibili anche grazie al raffreddamento a liquido delle batterie, che permette ricariche più rapide (come vedremo tra poco) e performance ripetibili più volte nel tempo. Il listino delle possibilità comprende poi anche due tipi di trazione diversa, con la posteriore che è offerta di serie e può fare affidamento su un solo motore, mentre l’integrale è opzionale e può contare anche su un motore sull’asse anteriore. Ma ora veniamo ai punti dolenti e più importanti per un’elettrica: autonomia e tempi di ricarica. Per quanto riguarda la prima la Ford assicura un range che varia a seconda della versione scelta arrivando fino ai 600 km, calcolati secondo il ciclo WLTP, della Extended range a trazione posteriore. Per quanto riguarda i tempi del “pieno”, la Mustang Mach-E se collegata alle reti pubbliche da 150 kW arriva fino all’80% in poco più di 30 minuti o recupera circa 100 km in soli 10 minuti. Usando i wall-box fornito dalla casa o la presa domestica classica (una situazione che sarà la normalità tra i clienti) la crossover agli elettroni dovrebbe guadagnare rispettivamente 51 e 35 km ogni ora. Sfortunatamente poi le versioni entry-level potranno sopportare fino ad un massimo di 115 kW allungando così i tempi alle colonnine pubbliche. Infine, per quanto riguarda i clienti europei, la Ford mette a disposizione le più di 120.000 colonnine del FordPass Charging Network, in attesa che anche quelle della joint venture Ionity possano essere utilizzate.
Digitali, minimal e..molto Tesla
Ma se all’esterno la Mach-E cerca di ricalcare lo stile della Mustang, dentro l’abitacolo è un’autentica rivoluzione anche se paragonato alle altre Ford. Il guidatore infatti davanti a se non avrà il classico quadro strumenti coperto da una palpebra, un infotainment di dimensioni normali e i tasti per controllare quest’ultimo e il clima. Al loro posto ci sono invece un display da 10,2 pollici con funzione di strumentazione e, al centro della plancia con un’impostazione molto da Tesla Model S, un gigantesco schermo da 15,5 pollici semi-flottante che ha ingurgitato praticamente ogni pulsante. A gestirlo ci pensa il rinnovato sistema SYNC 4, che è stato rivisto nelle grafiche per adattarsi alla dimensione del display, è aggiornabile over the air, si adatta alle abitudini del guidatore ed è compatibile sia con Android Auto e Apple CarPlay. Al di sotto i designer hanno posizionato la base di ricarica per lo smartphone, che come abbiamo visto diventa fondamentale, e i comandi del cambio. Come su tutte le elettriche, anche qui i passeggeri hanno molto spazio per le gambe, con quelli posteriori che possono contare anche su clima tri-zona. La crossover americana arriva poi di serie con vari ausili alla guida grazie ai pacchetti Co-Pilot 2.0 e Co-Pilot360 Assist 2.0, mentre il più completo Co-Pilot360 viene offerto solo come optional. I primi clienti infine avranno la possibilità di avere la First Edition, che di serie avrà il pacco batteria Extended Range, le quattro ruote motrici, la vernice Grabber Blue e il tetto panoramico.