

La Cupra si libera del “vincolo” che la lega alla Seat, nonostante sia un marchio indipendente dal gennaio 2018, con la Formentor. La SUV coupè della casa spagnola ad alte prestazioni non è infatti la rivisitazione di un modello esistente nel listino del costruttore di Martorell, ma è una vettura inedita per quanto riguarda alcuni tratti della linea. L’auto arriverà nei garage dei clienti non prima dell’ultimo trimestre del 2020 ad una cifra non ancora comunicata.
Bicolore e linee tese per una maggiore dinamicità
Partendo dal nome, derivato dalla parte più selvaggia dell’isola di Maiorca, i designer Cupra hanno voluto dare alla Formentor un’aspetto sportivo e compatto da hatchback, ma anche una certa comodità e usabilità quotidiana tipica dei SUV. Nonostante si tratti di un modello a se stante rispetto alla Seat, il family feeling con la Leon di Martorell e la variante Cupra è abbastanza evidente. I gruppi ottici anteriori e quello unico posteriore sono infatti identici, così come le nervature su cofano e fiancate o il diffusore che integra i quattro terminali di scarico in nero lucido. Ma per differenziarlo e dargli il look più cattivo tanto ricercato, gli spagnoli sono ricorsi a una verniciatura bicolore e ad una linea del tetto discendente che le danno un dinamismo visivo più alto. Il tutto si traduce in misure non contenute ma non proprio extra-large di 4,45 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza, 1,51 metri d’altezza e 2,68 di passo. Messo di fianco alla Ateca, la Formentor è sì più lunga di 9 cm, ma è anche 10 cm più bassa a tutto vantaggio di una migliore aerodinamica e di un aspetto più acquattato a terra (per quanto un SUV possa sembrare acquattato). Tra le varie personalizzazioni disponibili ci sono vari cerchi compresi quelli con finitura color rame da 18 pollici tipici delle Cupra, l’impianto frenante della Brembo, tre vernici speciali Graphene Grey, Dark Camouflage e Desire Red) e due opache (Petrol Blue Matt e Magnetic Tech Matt).
Volante sportivo e interfaccia digitale
La filosofia del “sono un modello a parte ma in realtà sono una Leon più alta da terra” la ritroviamo anche negli interni. Davanti agli occhi del guidatore ci sono due schermi per la strumentazione e l’infotainment che usano grafiche inedite e specifiche (oltre che pochissimi pulsanti), con quest’ultimo che include sia Andoid Auto che Apple CarPlay anche wireless e una sim dati che rende la Formentor connessa e controllabile via smartphone attraverso l’app specifica. Il cruscotto è caratterizzato inoltre da linee orizzontali (per allargare visivamente il tutto), da una fascia al Led che avverte anche il guidatore dei pericoli in determinati casi (ad esempio gli angoli ciechi quando si esce dai parcheggi) e dettagli color rame o in alluminio nero spazzolato. Grazie all’adozione del cambio con comando shift-by-wire la leva è piccolissima (io la trovo odiosa) e lascia tantissimo spazio di movimento, agevolando così l’accesso al vano porta oggetti con tanto di ricarica wireless per il telefono. A cambiare è anche il volante, che adotta anch’esso finiture color rame e due inediti pulsanti per l’accensione e la modalità di guida Cupra posti sotto le razze. La Formentor di serie include anche ADAS come il Predictive Adaptive Cruise Control, Emergency Assist, Travel Assist, Side e Exit Assist che alzano la guida autonomia fino al livello 2, permettendo all’auto di sorpassare da sola inserendo la freccia e nelle giuste condizioni.
Fino a 50 km in elettrico con l’ibrido plug-in
A muovere la Cupra Formentor ci sono due propulsori usati per la prima volta sulla sorella Leon: il 2 litri TSI e il “millequattro” (sempre TSI) ibrido plug-in. Il primo sprigiona 310 cavalli e 400 Nm di coppia, con la potenza che viene inviata a tutti e quattro le ruote grazie al sistema di trazione integrale 4Drive. Il powertrain ibrido può contare invece su 245 cavalli e 400 Nm di coppia erogati dal 1.4 litri a benzina da 150 cavalli e un motore elettrico da 115 cavalli (o 85kW) alimentato da un pacco batterie da 13 kWh. A collegare le due unità c’è il medesimo cambio DSG a 7 marce che, come già detto prima, opta per l’azionamento via filo shift-by-wire anziché il classico meccanico. La motorizzazione “alla spina” permette infine anche di muoversi a emissioni 0 fino ad un massimo di 50 km.