

A circa un mese dal lancio della versione normale, la famiglia della nuova Leon si allarga con l’arrivo della più potente e cattiva versione Cupra. La 5 porte spagnola (che è disponibile anche in versione Tourer), presentata nuovamente presso la sede di Martorell, diventa così il secondo membro all’interno del marchio più sportivo della Seat insieme alla SUV Ateca. Oltre alla versione stradale sono poi state svelate anche le versioni da corsa Leon Competición ed e-Racer, con quest’ultima che è mossa da un propulsore elettrico e costituirà un campionato a se stante. Per vederla dal vivo bisognerà aspettare il Salone di Ginevra (5-20 marzo) dove sarà esposta insieme alla sorella marchiata Seat, mentre l’arrivo nei concessionari è fissato per l’ultimo trimestre del 2020 con prezzi ancora sconosciuti.
Dettagli color rame da vera Cupra
Basata sulla Leon di serie, la versione Cupra si presenta con un aspetto più affilato ma, almeno personalmente, meno deciso rispetto alla versione uscente. All’anteriore sono stati confermati i nuovi gruppi ottici a Led presi dalla Tarraco (di serie su tutte le versioni) e la calandra esagonale, con quest’ultima che adotta una griglia in nero lucido con fantasia romboidale e mette in bella vista la doppia C color rame del nuovo marchio. Completano il muso nuove prese d’aria maggiorate e dal disegno più scolpito. Muovendosi verso il posteriore si nota come le fiancate e il cofano mostrino le linee tese e muscolose della Leon base, con i cerchi che in questo caso diventano da 18 o 19 pollici (a seconda della versione) e contribuiscono a dare cattiveria all’auto. Dietro continua a fare bella mostra di se il gruppo ottico unico che corre da fiancata a fiancata, mentre il fascione abbraccia uno stile affilato e ingloba i diffusore e gli scarichi, che possono essere due o quattro sulla base della versione scelta. Per quanto riguarda la personalizzazione, la casa spagnola offre 6 tinte lucide (Desire Red, Magnetic Tech, Urban Silver, Candy White, Graphene Grey e Midnight Black) e 2 opache (Petrol Blue Matt e il Magnetic Tech Matt delle foto). I cerchi invece potranno essere realizzati o la finitura diamantata o con quella color rame delle foto.
Turbo benzina ma anche ibrida plug-in
Oltre al nuovo aspetto, la Leon Cupra ha lavorato molto anche nel comporto moto propulsivo allargando il range di potenza. Il turbo benzina TSI da 2 litri è infatti stato declinato in 3 versioni differenti, la prima da 245 cavalli e 370 Nm, la seconda da 300 cavalli e 400 Nm e l’ultima che eroga 310 cavalli e 400 Nm (gli stessi dati della edizione limitata R). Tutti e 3 le versioni potranno contare solo sul doppia frizione DSG a 7 marce con comando shift-by-wire e palette, mentre solo la variante più potente, che tra l’altro è disponibile unicamente nella versione sportstourer, avrà a disposizione la trazione integrale 4Drive. A queste 3 gli uomini Cupra hanno pensato di affiancare anche un’inedita versione ibrida plug-in. Questa unisce un pacco batterie da 13 kWh, che eroga 115 cavalli, al”millequattro” TSI da 150 cavalli per un totale di 245 cavalli, 400 Nm e un’autonomia in solo elettrico di circa 60 km (oltre ad emissioni inferiori a 50 g/km). Sotto il piano delle prestazioni la casa di Martorell non ha fornito dati per ogni motorizzazione, ma ha solo affermato che con quella più potente toccherà i 100 km/h da ferma in meno di 5 secondi e che sarà limitata a 250 km/h. Voci di corridoio sostengono inoltre che i propulsori a benzina da 245 e 300 cavalli saranno impiegati anche sulla futura Golf GTI e sulla più potente Golf TCR, seguendo la politica di condivisione tra le due auto già portata avanti dalle versioni più civili.
Parlando invece di divertimento alla guida, la nuova Leon doveva confermare quanto di buono fatto con la precedente generazione. Per riuscirci i tecnici hanno abbassato le sospensioni Adaptive Chassis Control di 2,5 cm all’anteriore e 2 cm al posteriore, mentre per quanto riguarda lo sterzo hanno puntato su un’unità dalla risposta progressiva. La risposta di entrambi, oltre che quella del motore, potrà poi essere adattata alle proprie esigenze tramite le modalità di guida Comfort, Sport, Cupra (selezionabile tramite un pulsante sul volante) e Individual. Infine, a dare un tocco di italianità all’auto ci pensano, neanche a dirlo, i freni realizzati dalla Brembo con pinze color rame e dischi forati.
Interni sportivi e digitali
Aprendo la portiera della nuova Leon Cupra si nota immediatamente come ci siano ben poche differenze tra quest’abitacolo e quello di una normale Leon. I due schermi da 10,25 e 10 pollici per il quadro strumenti e per l’infotainment rimangono infatti gli stessi, con l’ultimo che integra sempre la Sim dati per la connessione a internet, il mirroring per Android Auto e Apple CarPlay (questo avviene anche senza filo) e, solo sulla Cupra, la schermata Sport View con tutti i dati riguardanti gomme, olio, modalità di guida, ecc. Il cruscotto conferma anch’esso la linea minimal e priva di pulsanti delle sorelle, ma vi aggiunge le finiture color rame, Dark Alluminum e Dark Chrome sulle bocchette dell’aria e sul volante. Volante che si contraddistingue poi anche per il pulsante d’accensione e quello per la già citata modalità Cupra posti entrambi sotto le razze del volante riprendendo quanto fatto dall’Alfa con Giulia e Stelvio. A cambiare sono anche i sedili, ora più avvolgenti (cosa normale viste le prestazioni) e realizzati in tessuto, in pelle con regolazione elettrica e in pelle coordinata con il cruscotto. Al centro, come già anticipato nel paragrafo precedente, la leva del cambio è di dimensioni ridotte in quanto la trasmissione è di tipo shift-by-wire (connessa tramite elettronica e non attraverso parti meccaniche), lasciando molta libertà di movimento e posto nel vano porta oggetti. Ma l’iniezione di tecnologia non si limita solamente ai due display e alla connessione internet, ma anche agli ADAS come il cruise control adattivo (che si regola tramite GPS e telecamere), mantenitore di corsia e assistente all’angolo cieco che alzano il grado di guida autonoma fino al livello 2 (per tutte le info vi rimando all’articolo sulla Leon base).