

Dopo mesi di avvistamenti sulle piste e sulle strade tedesche, come avevo già anticipato, la Audi si è decisa a lanciare ufficialmente il restyling della R8. Il lancio del restyling non si è limitato alla sola versione a tetto rigido coupè, ma anche alla versione spyder con il tetto in tela. Il nuovo modello in piena tradizione Audi presenta pochissimi cambiamenti estetici e meccanici che si limitano alla reinterpretazione dei paraurti, piccole migliorie ai propulsori disponibili e un sensibile miglioramento della guidabilità-

La R8 Spyder (Credits: Motor1)
Continua l’urlo del V10
Come già anticipato nel titolo la Audi è riuscita a non abbandonare il poderoso V10 da 5,2 litri, e il suo latrato da pelle d’oca, nonostante le nuove e più stringenti normative WLTP sulle emissioni emanate dall’Unione Europea. La nuova R8 potrà contare rispetto al modello precedente su un piccolo upgrade per entrambi i V10 disponibili nel listino. Il più piccolo è “docile” eroga ora 570 cavalli (+30 rispetto a prima) e 550 Nm di coppia (+10), facendo scattare l’auto nello 0 a 100 in soli 3,4 secondi e toccando i 324 km/h di velocità massima (3,5 secondi e 322km/h per la versione spyder). La versione più potente è passata ora dal nome R8 V10 Plus alla denominazione Audi R8 V10 Performance Quattro, sottolineando quando del reparto Audi Sport (quello che si occupa delle auto da corsa del marchio) ci sia dietro il restyling. I clienti che acquisteranno la Performance avranno ora a disposizione 620 cavalli (+10) e 580 Nm di coppia (+20) per farsi strappare immediatamente la patente dalle autorità. Nonostante le migliorie al V10 le prestazioni della R8 Performance non migliorano rispetto a prima, toccando i 100 km/h da ferma in 3,1 secondi e arrivando fino ai 331 km/h di velocità massima (3,2 secondi e 329 km/h sulla spyder). L’aumento di potenza su entrambi i propulsori è figlio dell’adozione di un un nuovo sistema di raffreddamento per l’olio motore e di valvole in titanio, i quali vanno a contrastare il limite imposto dall’utilizzo di due filtri anti-particolato usati per rientrare nei già citati limiti WLTP. I 620 cavalli non rappresentano però il picco massimo di potenza raggiungibile dal V10, visto e considerato che la cugina Huracan Performante ne ha 640, generando qualche dubbio sul fatto che a Ingolstadt non abbiano voluto mettere i bastoni tra le ruote dei cugini italiani della Lamborghini.

Il poderoso V10 Audi (Credits: Motor1)
Più Lambo che Audi
Vedendo a freddo le foto è impossibile non notare come il nuovo design della R8 sia più tagliente e affilato rispetto al modello del 2015, avvicinandosi più alla linea ideale di una Lamborghini che non a quella di un’Audi. I vertici della casa dei quattro anelli dichiarano però che l’auto ispiratrice, oltre che donatrice del 50% delle componenti, è la versione LMS (già vista al Salone di Parigi) che corre nei campionati GT3 di tutto il mondo facendo man bassa di vittorie. Il cambiamento estetico più importante lo si ritrova sicuramente nei due paraurti, con l’anteriore caratterizzato dall’ormai già vista calandra Single Frame (che noia!) ma decisamente ingrandita, nuove prese d’aria laterali (con un disegno già visto sul nuvo SUV E-tron) e tre “narici” sotto il cofano. Il posteriore è adesso più pulito grazie all’unione delle griglie di aerazione, prima separate nel mezzo, all’utilizzo di un nuovo diffusore posteriore incattivito nella linea e al ritorno ai tipici scarichi ovali by Audi (sinceramente preferivo i precedenti squadrati).

Il nuovo design del lato B della R8 (Credits: Motor1)
Guidabilità migliorata
Il restyling porta con se anche miglioramenti estetici sotto pelle con lo scopo di rendere ancora più coinvolgente la guida. Saranno infatti opzionali l’utilizzo di una nuova barra antirollio all’anteriore e realizzata in alluminio e fibra di carbonio, un nuovo servosterzo di tipo elettromeccanico, le quattro ruote sterzanti e (come già disponibile sul modello precedente) i freni realizzati in materiale composito. L’Audi durante il lancio ha inoltre garantito che con entrambe le tipologie di freni lo spazio d’arresto è migliorato rispetto alla R8 pre-restyling, diminuendo di 1,5 mentri da 100 a 0 e di 2 metri nel 200 a 0. L’importante miglioria alla sicurezza è da imputarsi principalmente ad una ritaratura dell’elettronica che gestisce l’ESC e l’ABS. Come anticipato vari cambiamenti sono poi stati fatti per migliorare la risposta dello sterzo (che sia l’opzionale elettromeccanico o il modello di serie) in base alla modalità di guida scelta, opzionabile tra le classiche Comfort, Auto e Dynamic e le neonate Dry, Wet e Snow.
Stessi interni, nuovi allestimenti
Per quanto riguarda gli interni il design rimane sempre lo stesso, ma con l’aggiunta dell’Alcantara e di una nuova pelle per rivestire le varie superfici. Per la R8 2019 i clienti potranno scegliere tra i nuovissimi cerchi forgiati da 19″ e 20″ e tre tipi di allestimenti estetici diversi, abbinabili a loro volta con dettagli pregiati per le interni e le nuove vernici Kemora Gray e Ascari Blue per la scocca esterna.

Gli interni della R8 2019 (Credits: Motor1)
Credits foto titolo: Motor1