

I governi di tutto il mondo stanno redigendo piani sempre più restrittivi nei tempi per l’eliminazione dalle città delle auto a carburanti fossili. Per il momento però l’unico carburante oggetto di caccia alle streghe è il diesel, il quale è stato decisamente toccato dallo scandalo diesel-gate della Volkswagen. In risposta a questa campagna contro i diesel, e alla diffusione sempre più ampia delle ibride-elettriche, i costruttori automobilistici stanno puntando sempre di più sui benzina. È notizia di poche ora poi che FCA ha deciso di non rendere più disponibile il motore a gasolio per la Panda e la 500.
Un addio indolore
La scelta di FCA di non produrre più il 1.3 MultiJet per Panda e 500 non è stata presa a caso, ma basata su dati di vendita studiati attentamente. Il motore diesel rappresentava infatti una quota minoritaria delle vendite per entrambe, circa il 5%, visto comunque il costo più alto del propulsore che mal si legava al concetto di “auto economica”. I clienti potranno ora optare solo su due motorizzazioni: il benzina 1.2 e turbo 0.9, quest’ultimo disponibile sia a GPL che metano. Rispetto a quanto si possa pensare la scelta di FCA di non produrre più il MultiJet non è legata alla nuova regolamentazione sulle emissioni WLTP, in vigore da settembre, ma è legata alle idee presenti nel piano industriale 2018/2022. Piano che punta ad un abbandono totale dei motori a gasolio su tutte le auto del gruppo. Nonostante la decisione arrivi solo adesso, la produzione del propulsore si è interrotta già dal 1 giugno negli stabilimenti, rendendo disponibile l’acquisto del diesel solo sulle auto già prodotte presenti nella concessionarie.

La Fiat Panda e la Panda Cross (Credits: Motor1)
Una scelta condivisa
FCA non è stata però la prima a prendere una decisione simile per le sue utilitarie, in quanto sia Mazda che Skoda hanno eliminato dai listini i diesel per i restyling della Mazda 3 e della Fabia.
Credits foto titolo: Motor1