

Il terzo trimestre del 2018 si è rivelato una vera spina nel fianco per il mercato delle case italiane. Dopo il calo di FCA anche la Ferrari subisce una battuta di arresto rispetto rispetto alle stime degli analisti, confermando comunque una crescita non indifferente.
I V8 trascinano le vendite
Nella (relativa) delusione data dalla crescita al di sotto della aspettative, il terzo trimestre ha comunque visto le consegne salire del 10,6% toccando le 2.262 vetture. Il motore trascinante è stato senza ombra di dubbio il V8, con un +11,4% rispetto al 2017 grazie sopratutto della nuova arrivata Portofino, che è stata capace di attrarre nuova clientela. Dietro al V8 non poteva che esserci l’amatissimo V12, cresciuto del 7,9% grazie alla 812 Superfast ma limitato dalle vendite sotto stima della LaFerrari Aperta (prodotta in edizione limitata). A livello globale poi l’area EMEA con la crescita dell’11,3% precede l’Asia-Pacifico (27,5%), la regione asiatica composta da Hongkong-Cina-Taiwan (6,6%) e le Americhe (4,6%). Dati ottimi nel complesso, che segnano una crescita dei ricavi netti dello 0,3% per una cifra finale di 838 milioni di euro, che non incontra però la stima degli analisti di Bloomberg di 861 milioni di euro. I ricavi dati dai pezzi di ricambio e dagli sponsor sono cresciuti rispettivamente dell’1,9% e del 3,4% rispetto al 2017, andando in controtendenza alla perdita del 19,9% derivante dalla vendita dei motori. Cala infine anche la redditività, con l’Ebtida (il guadagno senza contare tasse e spese) che diminuisce del 4,7% e con l’utile netto che si attesta a 146 milioni di euro (lontano dalla stima di 198 milioni). Nel complesso però l’indebitamento industriale migliora notevolmente, passando dai 472 milioni del trimestre scorso ai 372 milioni del trimestre attuale. Nonostante tutto però il Cda e Luis Camilleri confermano le stime per la fine del 2018, come dichiarato dallo stesso AD: “Questo trimestre è stato particolarmente solido. Siamo sulla strada giusta per raggiungere tutti i target per il 2018, compreso il raggiungimento delle più di 9.000 vetture consegnate. Gli effetti sulla liquidità si vedranno solo nel quarto trimestre di quest’anno, abbiamo però un portafoglio ordini importante in tutte le regioni e per tutti i modelli che ci fa guardare al futuro positivamente”.

La Ferrari Portofino (Credits:Motor1)
Credits foto titolo: Motor1