

Di solito sulle pagine di questo blog parlo poco, se non nulla, di Motorsport nonostante ne sia follemente innamorato fin da piccolissimo. Oggi però, durante il tipico venerdì di stop della 24 Ore di LeMans, i vertici del WEC hanno confermato l’arrivo a partire dal settembre 2020 della nuovissima classe Hypercar! Certo qualcuno di voi starà pensando che gli attuali prototipi sono più veloci della futura nuova categoria, ma come leggerete tra poco i propositi per qualcosa di spettacolare e avvincente da vedere ci sono tutti.
The ACO and FIA published new regulations in December 2018 that opened the door to a new top class in endurance – Hypercars. These regulations will come into force in September 2020.#WEC #LEMANS24 pic.twitter.com/HRR2Ig24K1
— WEC 👉🇪🇸🏁 (@FIAWEC) June 14, 2019
Motore e aerodinamica a discrezione dei team
Il nuovo regolamento stilato dal WEC obbliga i futuri costruttori a seguire due vie differenti: creare un’auto partendo da una hypercar stradale (è obbligatorio averne prodotte almeno 20 in 2 anni di tempo), oppure creare un prototipo dall’aspetto di una hypercar. Ma le buone notizie non finiscono qui. I team avranno infatti carta bianca sia sull’aerodinamica della carrozzeria e del fondo (sono obbligatori solo fori e vele nei parafanghi) che per quanto riguarda l’impostazione dei propulsori (quindi non è da escludere un ritorno di V8–V12). I motori a combustione interna delle auto derivate dalle stradali dovranno derivare dalla versione originale (o comunque realizzato dallo stesso motorista), mentre i prototipi potranno scegliere se crearne uno ad hoc o se basarsi su uno derivato da una hypercar di serie. Per quanto riguarda i sistemi ibridi questi non saranno obbligatori (visto che costa molto svilupparli e i privati farebbero fatica a crearne uno interno), dovranno entrare solo ad una certa velocità in base al meteo per evitare vantaggi in trazione fuori dalle curve e, anche in questo caso, tra le stradali riconvertite e i prototipi esistono delle differenze: le prime dovranno mantenerlo nella stessa posizione del modello di serie, mentre i secondi saranno obbligati a posizionarlo sull’asse anteriore. Purtroppo però sia per i motori a benzina che quelli elettrici i commissari hanno posto dei tetti massimi di potenza, con i primi che possono arrivare massimo a 750 cavalli e i secondi a 270. Il perché di questa scelta è molto semplice: evitare che i grossi team grazie alle maggiori disponibilità economiche sviluppino powertrain molto più potenti lasciando indietro i privati. Ad equalizzare ancora di più il tutto ci penserà una sistema simile al Balance of Performance dell’attuale classe GTE Pro, che ad ogni gara assegna in maniera automatica delle limitazioni alle auto sulle base delle caratteristiche dei veicoli partecipanti. Va infine segnalato anche il fatto che il peso minimo consentito sarà di 1.100 kg, quindi lontano dagli attuali prototipi ultraleggeri (900 kg).

Pronti a sentire il V12 della Valkyrie urlare sul rettilineo dell’Hunaudières
Aston (con la Valkyrie) e la Toyota hanno già aderito
A rendere il tutto ancora più eccitante ci hanno pensato le prime conferme da parte di alcune case ufficiali. La Aston Martin ha infatti annunciato che prenderà parte con almeno due Valkyrie (prepariamoci al sound celestiale del suo V12 Cosworth) e la Toyota sta già testando al Fuji la sua hypercar creata basandosi sulla attuale TS050 Hybrid. Ad unirsi a questi due colossi nella futura classe Hypercar ci saranno anche due privati come la Scuderia Glickenhaus (che già ha preso parte alla 24 del Nürburgring) e la ByKOLLES che attualmente già corre nella categoria LMP1 del WEC. A scaldare l’ambiente ci stanno pensando poi le voci che vorrebbero anche Ferrari, McLaren, Porsche, Ford e Alpine all’interno della nuova categoria per creare una delle competizioni motoristiche più agguerrite di sempre. Sinceramente io non vedo l’ora. E voi?

Il primo render dell’hypercar della Toyota