

Guardando la Aston Martin Valkyrie tutto vi viene in mente tranne che pensare:”si ma la vorrei più veloce”. Beh quasi sicuramente la penseranno come voi anche i 150 fortunatissimi clienti delle versioni stradali (senza contare i 25 prescelti per la versione AMR Pro da pista). A Gaydon però sembrano pensarla diversamente, poiché hanno deciso di realizzare il pacchetto AMR Track Performance per quelle Valkyrie “da strada” che verranno utilizzate spesso in pista.

Le branchie dietro alle ruote abbassa la pressione all’interno del passaruota (Credits: Motor1)
L’aerodinamica diventa ancora più estrema
Il pacchetto AMR Track Performance, che non è stato disegnato da Adrian Newey ma dai tecnici della Aston Martin Racing, consiste in diverse modifiche all’aerodinamica (con pezzi tutti in carbonio), all’assetto e alla meccanica per aumentare la deportanza e rendere la Valkyrie più veloce sul giro secco. Il frontale ospita ora uno nuovo splitter con un disegno decisamente più raffinato e i passaruota dalla linea filante sono dotati di sfoghi sulla cima e di “branchie” subito dietro alle ruote. L’efficienza aerodinamica è poi garantita anche da una nuova taratura delle sospensioni, adesso abbassate e irrigidite rispetto alla versione stradale. Visto poi l’utilizzo che verrà fatto dell’auto i tecnici hanno optato sia per la sostituzione dei freni carboceramici con una versione identica ma in titanio, quindi meno soggetta a fading (o fatica) durante l’uso prolungato in pista, che di puntare su cerchi ultraleggeri in magnesio. Modifiche sostanziali quindi, che sulla Valkyrie si traducono però in un miglioramento (stimato) solo dell’8% dei temi sul giro rispetto alle auto prive del pacchetto. A non cambiare è invece il V12 aspirato da 6,5 litri da 1.134 cavalli, di cui avevamo sentito il lacerante urlo nel video di qualche settimana fa. L’Aston Martin ammette poi che l’AMR Track Performance renderà inutilizzabili le auto su strada, ma sostiene che le varie parti possono essere facilmente rimosse per ritrasformare le hypercar in stradali. Il reparto Q del costruttore inglese ha poi messo a disposizione degli acquirenti, oltre alla possibilità di personalizzare a proprio piacimento l’auto, 3 nuove livree specifiche: il nero Ultimate, l’argento Spirit e il verde Mantis. A Gaydon tuttavia hanno deliberatamente omesso il prezzo di queste modifiche, particolare non da poco considerando il prezzo di partenza di 2,5 milioni di euro.

Avete mai visto niente di più simile al posto di guida una F1? (Credits: Motor1)
Il primo configuratore in realtà aumentata
Insieme all’AMR Track Performance la Aston Martin ha poi mostrato le nuove tinte Maximum Orange, Slipstream Green, Ethanol Silver e Liquid Petroleum che andranno ad aggiungersi a quelle già create precedentemente dal reparto Q. Tuttavia alcune vernici verranno sicuramente create su misura dagli uomini Q per i clienti più attenti all’esclusività della propria configurazione. Il tetto e il cofano motore si presentano ora di serie in piano black, con la possibilità di lasciare la trama del carbonio a vista o di verniciarlo nel colore prescelto. Il leggerissimo composito è poi protagonista del Mokume Carbon Fibre Pack, cioè un pacchetto che adotta per il suddetto materiale una speciale lavorazione che ricorda le lame damascate, posizionandolo successivamente in varie aree chiave dell’auto come i gruppi ottici o gli interni. A rendere ancora più speciali, e esageratamente costose, le varie auto che usciranno dai cancelli di Gaydon ci pensa il Gold Pack, ovvero posizionare una foglia d’oro di 24 carati sotto la lacca trasparente della vernice. Tra le varie opzioni risulta quindi quasi normale sapere che si può avere il sistema di scarico (in titanio) verniciato di nero e il sottilissimo logo della casa (si parla di 10 micron) anch’esso in titanio. Gli interni da corsa, con il pilota che avrà i piedi più in alto del bacino, saranno rivestiti in Alcantara, con anche in questo caso infinite possibilità di personalizzazione nel colore di cuciture, sedili e i tasti presenti sul volante (disponibili in titanio).

La nuova tinta Ethanol Silver realizzata dal reparto Q (Credits: Motor1)
La Aston Martin tuttavia ha deciso di andare oltre le normali procedure di configurazione fatte via computer, nonostante un sistema molto elaborato, e ha optato per l’immersione nella realtà virtuale. I futuri clienti infatti, una volta terminato il processo personalizzazione, potranno vedere in anteprima attraverso un visore come sarà nella vita reale la Valkyrie da loro configurata. Per mostrarvi quanto può essere incredibile un simile procedimento vi allego il video pubblicato dalla casa stessa nella giornata di oggi, o ancora meglio vi consiglio di andare a vedere il video realizzato dallo youtuber inglese MrJWW.
Credits foto titolo: Motor1