

Da anni ormai la Lamborghini delizia le papille di noi appassionati con splendidi modelli in edizione limitata come la Veneno, la Aventador J o la Centenario. Con l’ultimo modello però si sono superati. Le menti dei designer del Centro Stile Lamborghini hanno partorito la nuova SC18 Alston, one-off (cioè un modello unico) realizzata su base Aventador SVJ con la collaborazione della Squadra Corse (che corrisponde alla SC nel nome) per un misterioso e facoltoso cliente.
Affilata come un bisturi
L’apporto dato dal reparto sportivo della casa è stato fondamentale per rendere l’auto (che rimarrà comunque una stradale) una vero bisturi in pista, merito di un’ aerodinamica ancora più ricercata rispetto alla già esagerata SVJ. La Squadra Corse della casa, nonostante la giovane età, può già vantare un discreto palmares di vittorie tra cui un successo alla 24 Ore di Daytona e uno alla 12 Ore di Sebring con le Huracan GT3. Osservando attentamente la SC18 è evidente come molte soluzioni derivino dalla sorella minore da pista. Partendo dal muso si nota un nuovo paraurti con prese d’aria ridisegnate per migliorare il raffreddamento dei freni e dei flick per deviare l’aria ai lati dell’auto. La novità più importante è però il nuovo cofano, dotato di due narici enormi prese direttamente dalla Huracan da GT3. Muovendosi verso il centro dell’auto spiccano ora due parti inedite e anche’esse di derivazione sportiva: uno snorkel sul tetto per fornire una migliore aspirazione al motore e una pinna di squalo che raggiunge il retro dell’auto per aumentare la stabilità nelle curve più veloci. Il retro mostra infine importanti cambiamenti per incollare l’auto al suolo. Il sistema ALA presente sulla SVJ è stato sostituito con un nuovo alettone maggiorato e unito alla carrozzeria tramite le estremità, dando poi al cliente la possibilità di regolarla in 3 posizioni a seconda della deportanza richiesta dalla pista in cui deciderà di correre. L’azione della nuova ala sarà coadiuvata da un nuovo estrattore posteriore più aggressivo e da una apertura maggiore per ruote e griglie del motore, garantendo un intrigante vedo-non-vedo sul nuovo scarico. L’ultima chicca data dalla Squadra Corse è la copertura del vano motore con 12 aperture, utili a garantire un migliore scambio termico al propulsore.

Una feritoia per ogni cilindro del motore (Credits:Motor1)
Il V12 non cambia
Le buone notizie non si esauriscono però solo alla carrozzeria, considerando il mantenimento in toto della meccanica dell’auto di partenza. Il motore rimane infatti l’ululante V12 di 6,5 litri con 770 cv e 720 Nm, accoppiato al cambio a frizione singola ISR di 7 marce. Il propulsore avrà poi da spingere una massa minore rispetto a prima, merito sopratutto dei pannelli della carrozzeria realizzati completamente in fibra di carbonio. Le sospensioni push-road di derivazione sportiva non hanno subito poi grossi cambiamenti, a parte l’abbassamento dell’assetto fino a distanziare l’auto da terra di soli 109 centimetri. Tutti nuovi sono anche i cerchi in lega ultraleggera con fissaggio centrale tramite monodado (20 pollici davanti e 21 dietro), calzati da gomme PZero Corsa studiate appositamente per lei.

In Lamborghini sanno decisamente come far risaltare un posteriore (Credits:Motor1)
Vernice e interni personalizzati
Da buona one-off la SC18 non poteva non essere personalizzata al 100% secondo i gusti del cliente. L’esterno è stato verniciato in Grigio Daytona, con il Rosso ALA utilizzato per gli accenti. Gli interni vedono colori simili a quelli utilizzati per gli esterni, con il cruscotto e i sedili a guscio ricoperti in Alcantara “Nero Ade” (un nome che è tutto un programma) e sempre il Rosso ALA per le cuciture e gli inserti.
Credits foto titolo: Motor1