

La Lamborghini ha evidentemente deciso di puntare allo scettro di casa preferita del pubblico al Salone di Ginevra di quest’anno. Infatti si è presentata non solo con la nuova Huracan EVO Spider, ma in serata ha mostrato a clienti e giornalisti la nuova Aventador SVJ Roadster. La nuova V12 scoperta di Sant’Agata verrà prodotta in soli 800 esemplari con un prezzo di partenza che supererà di slancio i 400.000 euro, senza poi escludere la possibilità di rivedere la serie speciale “63 Edition” proposta per la versione a tetto rigido.
Il tetto pesa solo 12 kg
Esteticamente la SVJ Roadster si distingue dalla coupè solamente per la mancanza del tetto, che in questo caso è realizzato con due pezzi di carbonio separati, dal peso di 6 kg ciascuno, che possono essere facilmente rimossi e stivati nel cofano anteriore. Nel complesso la sostituzione ha gravato la scoperta di Sant’Agata di soli 50 kg extra rispetto alla sorella a “chiusa”, con il peso totale che attesa intorno ai 1575 kg. Un risultato sorprendente che è stato possibile ottenere grazie all’impiego di materiali ultraleggeri per il telaio, i pannelli della carrozzeria, il motore e i cerchi. Nonostante la scomparsa del tetto, i tecnici Lamborghini sono riusciti nell’intento di mantenere inalterato il flusso d’aria necessario a far funzionare il sistema ALA 2.0 integrato nell’enorme alettone posteriore. Le modifiche aerodinamiche sparse per tutta l’auto, comprese le enormi prese d’aria sulle pance e “narici” sul muso, garantiscono alla SVJ un aumento del 40% del carico aerodinamico rispetto alla SV Roadster che va a sostituire.

Il V12 della Aventador SVJ Roadster promette ondati di pelle d’oca ogni qual volta si preme il gas (Credits: Lamborghini)
La furia del V12 irrompe nell’abitacolo
A spingere la SVJ Roadster ci pensa il solito immortale, sfacciato e poco amico degli orsi polari V12 aspirato di 6,5 litri. I dati parlano di 770 cavalli, 720 Nm di coppia, di una linea rossa quasi in zona 9.000 giri al minuto e di un sound apocalittico che senza l’ostruzione del tetto può tranquillamente irrompere nell’abitacolo . Per gestire al meglio un simile mostro, i tecnici Lamborghini hanno modificato la risposta del cambio ISR a sette rapporti e della trazione integrale, con come risultato un’auto molto più pronta e gestibile rispetto ad una Aventador S. Attivando il Launch Control e premendo il gas a tavoletta la SVJ catapulta i due passegeri da 0 a 100 in 2,9 secondi, da 0 a 200 in 8,8 secondi, per poi continuare ad allungare (sempre che nel mentre il pilota sia ritornato cosciente) fino a 350 km/h.

Il V12 della Aventador SVJ Roadster promette ondati di pelle d’oca ogni qual volta si preme il gas (Credits: Lamborghini)
Abito color bronzo per Ginevra
L’auto presentata alla kermesse ginevrina reca una configurazione decisamente vistosa, sopratutto se paragonata con le Porsche esposte nel padiglione adiacente. La carrozzeria infatti è stata verniciata in Bronzo Zenas opaco, con la scritta SVJ in rosso e dettagli come i cerchi e le prese d’aria verniciati in nero lucido. Gli interni puntano anche loro su una specifica non molto discreta. I sedili a guscio e il cruscotto sono infatti stati ricoperti con l’Alcantara nero e pelle bianca, con il tunnel e il volante che ospitano dettagli in fibra di carbonio. In caso di clienti più votati alla sobrietà, ma anche per coloro che la vogliono in rosa confetto, il reparto Ad Personam della Lamborghini offre centinaia di vernici per gli esterni (circa 350) e praticamente qualsiasi materiale e/o colore per la selleria.

Gli interni della SVJ non sono proprio all’insegna della sobrietà (Credits: Lamborghini)
Credits foto titolo: Lamborghini