

Dopo aver presentato al Salone di Los Angeles il restyling di metà vita della gamma GT e la nuova GT R Pro, la Mercedes-AMG si appresta ad arrivare al Salone di Ginevra con la nuova GT R Roadster. L’auto è stata presentata ieri sera tramite un comunicato stampa sul sito della casa della stella, cosa alquanto inspiegabile visto che le giornate dedicate ai media si aprono a poche dopo di distanza. Rispetto alla versione coupè, la nuova scoperta di Stoccarda non sarà prodotta in serie ma solamente in 750 esemplari, con un prezzo ancora da definire e le prime consegne previste per i prossimi mesi. Il motivo di questa scelta è un mistero, anche se è molto probabile che si voglia puntare a far alzare in futuro il valore dell’auto.

La R gialla è sinonimo di divertimento (Credits: MercedesMedia)
Niente tetto, stessa aerodinamica
L’arrivo del tetto retrattile ha richiesto ai progettisti di ingegnarsi per ritrovare il carico aerodinamico perso, visto che comunque si tratta sempre di un’auto che mette il piacere di guida in pista al primo posto. La soluzione vede l’impiego di un profilo aerodinamico in fibra di carbonio all’anteriore che alle alte velocità, e a seconda della modalità di guida impostata, si abbassa di 4 cm per mandare più aria possibile al diffusore posteriore. Questo sistema fa poi il paio con l’Air Panel, ovvero il fatto che le griglie della calandra si aprono per far fluire l’aria fresca al motore, ai dischi dei freni e nuovamente all’estrattore. Il risultato del lavoro in sinergia di questi due sistemi vede la creazione del cosiddetto effetto Venturi, ovvero il fatto che l’anteriore viene letteralmente risucchiato verso l’asfalto garantendo 40 kg extra di carico aerodinamico a 250 km/h. A fornire ulteriore grip ci pensano i passaruota allargati rispetto alle altre componenti della gamma GT, +46 mm all’anteriore e +57 mm al posteriore, ospitanti cerchi in lega fucinati da 19 e 20 pollici calzanti gomme da 275/35 davanti e 325/30 dietro. Ultimo ma non ultimo l’asse posteriore sterzante mutuato dalla versione coupè che garantisce una migliore stabilità sia sui curvoni veloci che nelle curve più strette.

Il posteriore discreto della GT R (Credits: MercedesMedia)
Debutta la pelle Nappa
Nel complesso l’estetica esterna della Roadster non si discosta molto dalla versione coupè, con la grossa ala posteriore e la calandra Panamericana che le donano la solita cattivissima presenza su strada. Anche le tinte per la carrozzeria rimangono le stesse, con in aggiunta il fatto che il tetto retrattile in tela triplo strato è preso direttamente dalle GT minori ed è realizzabile in ben 14 colorazioni diverse. L’interno ospita invece qualche novità in più, a partire dalla placchetta posizionata al centro della consolle e riportante la scritta “1 of 750” e dal pacchetto Night AMG, che comprende dettagli in piano black, offerto di serie. Inoltre, i clienti più più votati al lusso potranno scegliere come optional, e per la prima volta su una GT R, la pelle Nappa per ricoprire i sedili Performance AMG dotati di Airscarft e clima dedicato. Il resto dell’abitacolo conferma poi quanto visto nel restyling di qualche mese fa, ovvero il volante sportivo con i tasti digitali posti sotto le razze e gli schermi da 10,25 e 12,3 pollici per infotainment e strumentazione.

La pelle Nappa sostituisce l’Alcantara sulla GT R Roadster (Credits: MercedesMedia)
585 cavalli per un sound da oscar
Aprendo il cofano della Roadster si viene accolti dallo V8 4 litri biturbo da 585 cavalli e 700 Nm della GT R “normale”, che però in questo caso si ritrova a dover trasportare in giro i kg extra (non molti grazie alla struttura realizzata in alluminio, magnesio e acciaio) derivanti dall’utilizzo del tetto retrattile. Le prestazioni però parlano di dati pressoché in fotocopia tra le due auto: entrambe fanno da 0 a 100 in 3,6 secondi e si distanziano di 1 solo km/h nella velocità massima (317 contro 318). A rimanere identici sono anche il cambio doppia frizione a sette rapporti Speedshift AMG e il differenziale autobloccante posteriore elettronico, con entrambi che variano la loro risposta in base alla modalità di guida attiva in quel momento. A gestire al meglio questa furia ci pensa l’assetto sportivo Ride Control e l’impianto frenante con dischi in acciaio da 390 mm all’anteriore e 360 al posteriore. Per i fan delle staccatone la AMG mette a disposizione anche un sistema in carboceramica con dischi da 420 mm e 360 mm. Menzione d’onore va fatta infine allo scarico in titanio, fortunatamente rimasto anch’esso al suo posto e capace di creare un sound da oscar fatto di botti, scoppietti in fase di rilascio.

Il V8 biturbo by Affalterbach è pronto a incantare con il suo sound (Credits: MercedesMedia)
Credits foto titolo: MercedesMedia