

Il Salone di Los Angeles di quest’anno parla decisamente il tedesco, con Porsche e Mercedes a farla da padrona. La casa di Stoccarda è arrivata alla kermesse californiana con uno squadrone di nuove auto composto in maggioranza dalla rinnovata gamma GT, tra cui risalta la attesissima GT R Pro. La nuova auto punta a chiudere il gap tra la GT R normale e le sorelle che corrono in giro per il mondo nei campionati GT4 e GT3 tramite l’adozione di alcune soluzioni prettamente racing. Curiosamente, e alquanto coraggiosamente, la AMG ha deciso di non permettere la vendita della Pro negli Stati Uniti e in Cina, cioè i mercati più redditizi per le supercar.

La bandiera a scacchi tradisce le vere intenzioni della Pro (Credits:Motor1)
Assetto duro e puro per la pista
Prima di passare ai cambiamenti estetici esterni va affrontato ciò che di solito non si vede e che in questo caso ha subito importanti miglioramenti: l’assetto. Gli ingegneri AMG hanno dotato la Pro di sospensioni coil-over che possono essere modificate nella compressione, precarico, estensione e rilascio senza doversi sporcare le mani con chiavi inglesi, ma semplicemente cambiando la modalità di guida tramite il selettore di guida presente nel tunnel centrale. Per donare ancora più rigidità all’auto sono stati aggiunti dei giunti a sfera Uniball, una barra antirollio regolabile in fibra di carbonio all’anteriore, una identica ma in acciaio al posteriore e una lastra sempre in carbonio posizionata sul fondo dell’auto. Le Uniball poi, grazie alla limitazione dei movimenti rispetto ad altri tipi di giunti, hanno dato la possibilità ai tecnici di non toccare la campanatura e la convergenza delle ruote. Tutte queste modifiche meccaniche si traducono in un’auto che taglia le curve come un bisturi e, su un circuito come il Ring, in un tempo inferiore di ben 6 secondi rispetto alla GT R (7:04.632).

Con la GT R Pro è impossibile passare inosservati (Credits:Motor1)
La discrezione non è il suo forte
Seguendo quanto fatto con la meccanica anche gli esterni hanno subito una modifica più votata alla prestazione in pista, compresa la presenza di serie del pacchetto completo in fibra di carbonio. Il muso rispetto della GT R presenta un labbro inferiore allungato, branchie sui passaruota per diminuire la pressione dovuta al rotolamento delle gomme e un paraurti che integra adesso l’aerodinamica attiva Airpanel e alle estremità due inediti deviatori di flusso. Muovendosi verso il retro si nota il tetto realizzato con la fibra di carbonio a vista e ribassato nel mezzo, un nuovo alettone più largo e profondo nel disegno, un piccolo flap al di sotto dell’ala, due inedite lamelle dietro le ruote e un diffusore più cattivo (anch’esso in carbonio) che integra i 3 scoppiettanti terminali. Tutto questo ben di dio viene poi completato dai cerchi in lega ultraleggera bruniti, da una vistosissima livrea in grigio opaco e da una striscia verde acido lungo tutta la carrozzeria e sulle fiancate. Gli interni seguono invece una strada ancora votata al confort degli occupanti. Se si tralascia infatti il nuovo rollbar e i nuovi sedili contenitivi con guscio in carbonio l’abitacolo non si discosta poi di molto da quello che presenta la rinnovata gamma GT. Davanti al guidatore ci sarà quindi il nuovo quadro strumenti digitale con schermo da 12,3 pollici, il volante rinnovato e con i comandi sotto le razze, il tunnel preso direttamente dalla GT berlina con i tasti fisici sostituiti da schermi TFT e il nuovo sistema di infotainment dotato dell’AMG Track Pace che, come intuibile dal nome, registra i dati del tempo che si sta facendo su un dato circuito e segnala dove si può migliorare. Completano il look sportivo degli interni l’Alcantara per i sedili e il manettino per gestire il controllo di trazione già presente sulla GT R.

Attenzione a come usate rotellina gialla, è capace di mandare in fumo le gomme dopo pochi giri (Credits:Motor1)
Freni carboceramici di serie
Contrariamente alle aspettative, comprese quelle del sottoscritto, la AMG non ha programmato un ulteriore step di potenza per il propulsore della GT R Pro. Sotto il cofano chilometrico continuerà ad albergare quindi il “quattromila” V8 biturbo da 585 cavalli e 700 Nm, disponibili ora a 2.100 giri (prima 1.900) per via dei nuovi standard sulle emissioni WLTP. La trazione e il cambio restano identici, quindi posteriore e doppia frizione a 7 rapporti, ma affinati per non sprecare nemmeno un cavallo in pista. Nonostante gli sforzi per ridurre il peso le prestazioni rimangono identiche all’auto di partenza, cioè 318 km/h di velocità massima e 3,5 secondi per completare lo 0 a 100. L’unica vera novità riguarda l’impianto frenante, diventato di serie carboceramico per evitare che si surriscaldi durante i vari track day.

Attenzione: foto non adatta ai deboli di cuore (Credits:Motor1)
Credits foto titolo: Motor1