

Pochissime auto nella storia possono vantare più di mezzo secolo di esistenza, sopratutto se appartenenti a un settore competitivo come quello delle sportive. All’interno di questa esclusiva nicchia la più famosa in assoluto è senza ombra di dubbio la Porsche 911, presentata per la prima volta nel 1963 e passata attraverso ben 7 generazioni. L’ultima, la serie 992 nonché ottava declinazione della sportiva della cavallina, è stata presentata ieri sera al Salone dell’Automobile di Los Angeles dopo la lunga serie di anticipazioni più o meno ufficiali dei mesi scorsi (compresa quella riguardante i test di cui potete leggere qui).

I gruppi ottici a matrice di Led diventano di serie (Credits:Motor1)
Nuova..ma non troppo
Una delle caratteristiche che hanno reso famosa la 911, ma al contempo estremamente criticata dai detrattori, è la linea rimasta pressoché identica durante questi 55 anni. Salvo infatti l’ingrandimento per motivi prestazionali (e di sicurezza) la sportiva ha mantenuto intatte quelle peculiarità estetiche come il tetto spiovente, i fanali tondeggianti e i paraurti arrotondati. Con l’ottava serie i designer si sono quindi ritrovati con l’arduo compito di dover migliorare un prodotto già ottimo, ma senza poterne cambiare i troppo i connotati per evitare di andare incontro alle ire funeste dei fans. Il risultato di questa ricerca vede un’auto tutta nuova sulla carta ma solo vagamente diversa all’occhio. Il frontale presenta ora un paraurti più votato “a far respirare l’auto” e più squadrato rispetto a prima, un nuovo cofano con due venature che rimandano alle 911 degli anni ’70 e gli immancabili fari (adesso di serie a matrice di Led). La novità più importante riguarda però la carreggiata, aumentata di ben 4,5 cm per garantire una maggiore tenuta di strada e una migliore sicurezza sul bagnato. Il posteriore rispetto all’anteriore mostra invece cambiamenti decisamente più marcati, con un nuovo alettone ingrandito nelle dimensioni, un nuovo estrattore (con 2 o 4 terminali a seconda del modello), una nuova luce per gli stop integrata nella griglia di raffreddamento, una carreggiata diventata unica per tutti i modelli e l’adozione del gruppo ottico unito seguendo i nuovi stilemi della casa. La nuova 911 nasconde alla vista un’ulteriore novità, ovvero la realizzazione di praticamente ogni pannello della scocca (salvo qualche di muso e posteriore) in alluminio per contenere il peso. A chiudere la lista degli aggiornamenti ci pensano poi le nuove maniglie retrattili (ad auto in movimento) e i nuovi cerchi, ora più grandi al posteriore per garantire un anteriore visivamente più “piantato” per terra.

Il nuovo alettone posteriore abbinato alla firma unica del Led posteriore (Credits:Motor1)
Potente come una GTS
Come convenzione per le Porsche, ma anche per le auto in generale, l’aggiornamento estetico è stato accompagnato da uno prettamente meccanico. Le nuove Carrera S e 4S presentate a Los Angeles portano in dote al boxer biturbo di 3 litri una iniezione di potenza di 30 cavalli, facendogli toccare ora quota 450 cavalli (quanto la ormai pensionata GTS). Questo balzo in avanti della potenza è stato possibile principalmente grazie ad un miglioramento dell’iniezione di benzina, a un incremento della portata d’aria al motore e all’affinamento della geometria delle due turbine. Grazie ai cavalli extra, e molto probabilmente ad un valore di coppia migliorato, le due Carrera toccano i 100 km/h in rispettivamente 3,7 e 3,6 secondi (4 decimi meno di prima). In caso di clienti appassionati di drag race e desiderosi di consumare un po’ di gomma la Porsche assicura di poter limare altri due decimi dal tempo tramite lo Sport Chrono Package (optional). Una volta premuto l’acceleratore la S e la 4S continueranno la loro corsa fermandosi solo a 308 e 306 km/h, non male contando che rappresentano il modello “entry level” della gamma. I vertici di Zuffenhausen hanno poi confermato l’arrivo in futuro di una motorizzazione ibrida plug-in che è ancora in fase di sviluppo. Per quanto riguarda il cambio il boxer sarà abbinato al fidato doppia frizione PDK, che in questa versione viene preso direttamente dalla Panamera e passa quindi da 7 a 8 marce. Per coloro che sognavano un’altra Carrera T con cambio manuale (come il sottoscritto) la Porsche ha deciso di sbattergli sonoramente la porta in faccia, negandone almeno per ora la presenza in futuro.

Insieme ai motori è stato rinnovato anche il font utilizzato per i nomi dei modelli (Credits:Motor1)
Interni e ausili alla guida
Se per per linea e motorizzazioni la 911 appartiene ad un’altra categoria la stessa cosa non si può dire per gli interni, che sulla serie 992 mostrano una chiara influenza da parte di Panamera e Cayenne. Il vecchio tunnel centrale pieno zeppo di pulsanti ha infatti lasciato il posto ad un sostituito più elegante, pulito e realizzato in piano black. I tasti sopravvissuti ammontano ora a quota 8, di cui 3 con funzione di controllo del clima posti davanti alla nuova leva del cambio (di bellezza discutibile), mentre gli altri 5 controllano varie funzioni fondamentali dell’auto (come per esempio il sollevatore di disimpegno per il muso) e sono posizionati sotto il nuovo schermo da 10.9 pollici. Una pulizia rese possibile anche grazie al miglioramento del PCM (Porsche Communication Manager) che può essere gestito sia tramite i controlli sul volante che tramite i controlli vocali e avrà di serie il Connected Plus e il navigatore satellitare. Proprio davanti allo sterzo si trova poi l’altra importante novità, cioè l’aggiornamento del quadro strumenti. Fortunatamente il classico contagiri analogico delle 911 è rimasto al centro (con però un nuovo stile), e sarà affiancato da 4 schermi in alta definizione che aggiorneranno il guidatore sui vari settaggi dell’auto. Pur essendo un modello dalla linea classica la nuova 911 è un’auto assolutamente al passo con i tempi anche sotto il punto di vista degli ADAS, vista l’aggiunta di serie di sistemi come la frenata d’emergenza, il Cruise Control adattivo con funzione di ripartenza nel traffico, l’assistente di corsia e, come optional, la Night Vision controllata da una telecamera agli infrarossi.

La chiavet…no scusate la nuova leva del cambio PDK (Credits:Motor1)
3 app per i “porschisti” veri e Wet Mode
La nuova 911 si distinguerà dalle antenate anche grazie all’aggiunta come standard di 3 nuove applicazioni per i clienti più affezionati e che utilizzeranno l’auto giornalmente o per lunghi viaggi. La prima, denominata Road Trip, una volta caricato l’itinerario del viaggio sul navigatore indicherà al guidatore le strade migliori per spremere al massimo l’auto, punti di interesse, ristoranti e hotel se il viaggio dovesse essere particolarmente lungo. La 360+ rappresenta invece il primo assistente personale by Zuffenhausen, il quale promette di adattarsi allo stile di vita e di guida del conducente. L’ultima, nonché la più interessante delle tre, è la Porsche Impact: la app mostra in tempo reale l’impatto che l’auto ha sull’ambiente e mostra diverse associazioni e/o iniziative ambientali a cui devolvere dei fondi per controbilanciare l’inquinamento prodotto. Oltre le 3 applicazioni il conducente avrà a propria disposizione anche la Wet Mode, creata per far si che l’auto capisca autonomamente se il fondo è scivoloso in caso di pioggia o neve e regoli i controlli di stabilità e trazione.

Uno dei posti di guida più ambiti di sempre (Credits:Motor1)
Credits foto titolo: Motor1