

So cosa state pensando, mettere Lamborghini e ibrido nella stessa frase sa molto di bestemmia per chi come noi ha la benzina a 100 ottani al posto del sangue. Nei prossimi anni tuttavia la casa di Sant’Agata Bolognese ha annunciato che introdurrà powertrain ibridi per le proprie auto, accantonando le sole motorizzazioni a benzina.
La prima nel 2021
La prima ad essere stata scelta per questa iniezione di elettroni pare essere stata la Aventador, complice una presenza sul mercato dal 2011 (nonostante il restyling del 2016). La nuova versione arriverà però solo nel 2021, come affermato dall’Amministratore Delegato della casa Stefano Domenicali ai colleghi di Automotive News. La buona notizia in tutto ciò è che la ammiraglia della casa non perderà il suo iconico e magistrale V12 aspirato, ma anzi verrà supportato da un’ulteriore mandria di cavalli elettrici. Colei che seguirà le orme della Aventador è però ancora sconosciuta, considerato che l’Urus è una pedina importante per aumentare le vendite (ma è appena stato presentato) e la Huracan sta per essere rinnovata con un restyling. L’unica cosa sicura è che entrambi i modelli avranno un gruppo motopropulsore identico, come stile, a quello utilizzato per la succeditrice della dodici cilindri.
Verso quota 10.000
Durante l’intervista rilasciata ad Automotive News Domenicali non ha nascosto il desiderio di far raggiungere alla casa una quota produttiva annua di 10.000 veicoli. Per riuscirci a Sant’Agata necessitano di una quarta auto da aggiungere all’attuale listino. Proprio riguardo l’estensione della gamma l’AD ha poi confermato l’esistenza di un progetto in corso d’opera per realizzare una 2+2 completamente elettrica, anche se ancora in fase embrionale, che potrebbe vedere la luce tra il 2025 e il 2027. La produzione di quest’anno tuttavia è poco più della metà dell’obiettivo programmato di 10 mila auto, con un Domenicali estremamente fiducioso per il 2019: “Il 2018 si chiuderà con una cifra tra le 5.300 e le 5.500 unità, di cui 1.200 – 1.300 saranno Urus. Per il 2019 ci aspettiamo un aumento fino a 8.000 unità, ovvero ben oltre le stime”. Numeri quelli dell’Urus particolarmente impressionanti sopratutto se si considera che l’auto è in produzione da meno di 12 mesi. Dall’anno prossimo poi le nuove linee produttive dedicate alla sola produzione del SUV saranno migliorate per toccare quota 4.500 auto annue e evadere più velocemente le migliaia di richieste ricevute (la lista 2019 è già tutta completa).

La nuova linea d’assemblaggio dell’Urus (Credits: l’Automobile – Aci)
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