

Da sempre le case automobilistiche investono moltissimo denaro nello sviluppo di nuovi modelli e nel ammodernamento degli stabilimenti. La Volkswagen nella giornata di ieri ha annunciato però quello che potrebbe tranquillamente essere il piano di uno Stato, con il consiglio di supervisione del gruppo che ha approvato un investimento di 44 miliardi di euro (!) da qui al 2022. I vertici di Wolfsburg puntano ad uno sviluppo massiccio verso il futuro per recuperare le perdite, economiche e delle quote di mercato, dovute allo scandalo Diesel Gate.
All-in sull’elettrico
I piani del gruppo Volkswagen per risollevare il marchio puntano ovviamente sulla mobilità del futuro e sull’abbandono progressivo dei motori a combustione interna. A Wolfsburg infatti puntano moltissimo sulle auto elettriche, la digitalizzazione delle fabbriche e delle auto, la guida completamente autonoma e il passaggio di alcuni stabilimenti alla produzione delle sole auto elettriche (Emden, Zwickau e Hannover). L’investimento approvato non punta poi solo a far diventare il gruppo uno dei leader nella mobilità 2.0, ma anche a diminuire del 6% le spese (dal 2020) e a far crescere la produttività del 30%. Obiettivi che verrebbero raggiunti tramite lo spostamento della produzione di auto con il medesimo pianale all’interno della stessa fabbrica. Un esempio presentato ieri dal consiglio di supervisione è quello della Passat, la quale dal 2023 verrà spostata dallo stabilimento di Emden a quello di Kvasiny in Repubblica Ceca, già utilizzato per le Skoda Superb e Kodiaq.
La prima elettrica (quasi) per tutti?
Il consiglio di supervisione del gruppo ha annunciato infine che la prima auto elettrica ad uscire dai cancelli dello stabilimento di Zwickau sarà una 5 porte ispirata alla Concept I.D. di qualche anno fa. La novità più importante è però il prezzo, che la casa ha assicurato essere di 23.000 euro, e che renderà l’auto (forse) la prima elettrica davvero a buon mercato.

La Concept I.D. (Credits: LaStampa)
Credits foto titolo: Motor1