

A 12 anni anni dal lancio al Salone di Ginevra, e con più di 40.000 esemplari venduti in tutto il mondo, la Maserati GranTurismo è ufficialmente entrata nell’ultima settimana di produzione nello storico stabilimento di viale Ciro Menotti. Per celebrare al meglio l’avvenimento la casa del tridente ha presentato la Zedà (la zeta detta in bolognese), un modello unico che nelle prossime settimane girerà il mondo promuovendo lo sviluppo del marchio.
Più indipendente, ecologica e pronta per l’elettrificazione
Come anticipato poco sopra, la Zedà non è solo un esemplare commemorativo di uno dei modelli più longevi e iconici del tridente, il sound del suo V8 rimarrà per sempre negli annali dell’automobilismo, ma punta anche ad essere un ipotetico ponte tra il passato, il presente e il futuro del marchio tramite la sua livrea. Si va infatti dal grigio chiaro della coda (che quasi sembra essere alluminio non verniciato), al classico blu elettrico Maserati del muso (una similitudine che capirete tra poco), passando per il grigio scuro/nero della parte di mezzo. Un futuro, quello dello stabilimento di viale Ciro Menotti, che vede l’arrivo della tanto attesa super sportiva, la quale sarà presentata al Salone di Ginevra del 2020 e sarà disponibile sia con un motore a benzina (di cui potete sentire un assaggio qui sotto) che con un powertrain elettrico.
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The countdown to a new era has officially started. #MaseratiMMXX #Maserati
Per questo motivo, una volta che l’ultimo esemplare di GranTurismo sarà uscito dalla linea produttiva, tutta la fabbrica subirà un profondo aggiornamento dotandosi di un impianto di verniciatura a basso impatto ambientale, oltre a dare ai clienti la possibilità di vedere la propria auto verniciata, di un reparto per l’assemblaggio dei motori e di tutti gli strumenti per costruire anche motorizzazioni ibride e elettriche. Questo non solo renderà l’ambiente lavorativo ancora più favorevole alla produttività, ma permetterà alla Maserati di diventare autonoma visto che fino ad ora motori e verniciatura erano affidati alla Ferrari.
Sviluppo digitale
Durante la giornata dedicata alla Zedà e alla storica fabbrica la Maserati ha aperto per la prima volta anche le porte dell’Innovation Lab. Questo centro, aperto nel 2015 e usato dall’Alfa Romeo per Giulia e Stelvio, è all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo digitale delle auto del presente e del futuro. Vado a spiegarmi meglio. Le 1.100 persone che vi lavorano, divise tra tecnici e collaudatori, usano simulatori e vari processi digitali per accelerare e rendere meno costoso e rischioso lo sviluppo di nuovi modelli, compresi i futuri powertrain ibridi e completamente elettrici. Infatti all’interno dello stabilimento via Emilia Ovest ci sono due simulatori, uno statico dove si possono testare eventuali sistemi di guida autonoma (senza rischiare) o altre tecnologie, mentre il secondo è dinamico e si può collegare qualsiasi propulsore si sta testando.