

Scegliendo l’autodromo del Mugello e le Finali Mondiali come cornice, la Ferrari ha tolto i veli alla nuova 488 Challenge EVO che verrà impiegata nelle Corse Clienti. Ma non fatevi ingannare dalla sigla EVO alla fine, la nuova tritapista di Maranello non è una semplice evoluzione ma quasi un modello totalmente nuovo. I primi esemplari si vedranno sulle piste di tutto il mondo a partire già dalla prossima stagione, con i clienti che potranno adattare le loro attuali 488 Challenge senza così doverne acquistare una nuova.
Più duratura e meno sottosterzante
Nello sviluppare la 488 Challenge EVO in Ferrari hanno puntato forte sull’aumentare la durabilità delle singole componenti e sul cercare il miglior bilanciamento aerodinamico possibile. Ecco quindi che le gomme sono sempre Pirelli, ma sono state sviluppate ad hoc per l’auto e hanno affrontato sette mesi di test sia su pista che al simulatore per evitare che i clienti debbano gestirle tutta la gara invece che spingere sempre a tavoletta. Lo stesso discorso lo ritroviamo per i freni, anch’essi sempre Brembo, che adesso si usurano di meno grazie sia al nuovo design dei dischi anteriori che al diametro maggiorato dei posteriori. Ma veniamo alla parte che molto probabilmente è cambiata di più: l’aerodinamica. La direzione tecnica ed il Centro Stile Ferrari hanno infatti puntato su un nuovo bilanciamento aerodinamico più spostato all’anteriore grazie ad un aumento del carico verticale, questo per offrire ai piloti minor sottosterzo (e quindi maggior velocità) in uscita di curva. Per riuscire nell’intento, davanti si è optato per un nuovo splitter, prese d’aria maggiorate con quella centrale a U che da un look più cattivo all’auto, uno sbalzo rivisto, nuovi sfoghi sul cofano, convogliatori di flusso alle estremità del paraurti e un’inedito spoiler posto al di sotto degli specchietti. Quest’ultimo, ha il compito di inviare aria fresca agli intercooler per mantenere il V8 biturbo, che è sempre il 3,9 litri da 670 cavalli, al massimo delle sue possibilità. Dietro invece ritroviamo sia dettagli presi dalla FXXK EVO come gli sfoghi per l’aria dietro i passaruota, che lo spoiler soffiato maggiorato ispirato a quello della 488 Pista. Chiudono il pacchetto l’ala con profilo rivisto e un diffusore anch’esso ridisegnato. Tutte queste modifiche si traducono in un aumento della downforce del 50% all’anteriore e del 30% per quanto riguarda tutta l’auto, numeri più da rivoluzione che non da evoluzione.
I piloti avranno poi la possibilità di passare da una configurazione “High Downforce” o “Low Downforce” a seconda della pista senza modificare l’altezza dell’auto e in maniera indipendente tra i due assi. A essere regolabili sono poi anche l’ABS e il Traction Control, con il primo che ha due settaggi per l’asciutto e due per il bagnato. Dentro l’abitacolo richiama quello della 488 GTE vincitrice a LeMans e la già citata FXXK EVO, con i volante che è più ergonomico e permette di staccare pochissimo le mani durante la guida, il cruscotto che è più facile da usare con i pulsanti ben visibili e lo schermo centrale, usato come specchietto retrovisore, che proietta immagini in una definizione più alta rispetto alla 488 Challenge.