

In McLaren da sempre credono molto nella fibra di carbonio, tanto da essere stati i primi ad averla introdotta nell’81 in Formula 1 e ad averla scelta immediatamente nel 2011 per il ritorno nel mondo delle stradali con la MP4-12C. Da allora la casa di Woking ha investito moltissimi dei propri fondi nella ricerca di materiali compositi sempre più leggeri e nella ricerca di partner adeguati per la produzione dei pezzi meno importanti, portandola a decidere l’anno scorso di produrre internamente la fibra di carbonio grazie alla realizzazione di un centro specializzato . Il nuovo stabilimento, denominato MCTC (McLaren Composites Technology Centre), sorge nello Yorkshire ed è costato 50 milioni di sterline, vedendo ieri l’inaugurazione ufficiale da parte del principe ereditario del Baharain e dei duchi di Cambridge (William e Kate). Il nuovo centro affiancherà infine quello storico di Woking nel Surrey.

I reali impegnati a fingersi interessati al tour (Credits: Autocar)
Fondamentale per il futuro
L’MCTC non è stato però costruito solo per garantire la quantità di fibra di carbonio necessaria per le auto in produzione, livello che si è alzato considerevolmente con Senna e Speedtail, ma anche in prospettiva futura. La McLaren ha infatti avviato il programma Track25, il quale prevede 18 nuovi modelli da qui al 2025 (di cui nessuno sarà un SUV grazie a dio!) e una quota di almeno 6.000 auto l’anno tutte basate sulle famose “vasche” in fibra di carbonio. Per mantenere certi obiettivi lo stabilimento dovrà garantire una produzione e una ricerca continua di nuove applicazioni e tipologie di fibra di carbonio per battere gli avversari sul fattore peso. A gestire e studiare il prezioso, e costosissimo, materiale ci penseranno 200 nuovi dipendenti tra operai e ricercatori. Una McLaren che non teme quindi la Brexit e decide di investire sul proprio territorio e sui propri cittadini.
Credits foto titolo: Pasmedia