

Devo ammetterlo. Gli uomini della Italdesign sono riusciti a ingannarmi. I due teaser di qualche settimana fa sembravano infatti rimandare ad una nuova supercar che prendesse il testimone della ZeroUno. A Ginevra invece la casa di Moncalieri ha portato la Da Vinci, una gran turismo 4 posti dalla linea filante che omaggia la scomparsa di Leonardo Da Vinci avvenuta esattamente 500 anni fa. La nuova creazione di Filippo Perini (direttore dello stile in Italdesign) è però solamente una concept car, anche se tutti all’interno della ID confermano che potrebbe entrare tranquillamente in produzione con pochissime modifiche.
Portiere ad ali di gabbiano e look da supercar
Guardando la Da Vinci dal vivo, ma anche in foto, è quasi impossibile non rimanere stregati dalla sua linea estremamente filante e dall’altezza da terra estremamente risicata (1,19 metri). Per ottenere questo aspetto quasi da supercar Filippo Perini e la sua squadra hanno dotato l’auto di un Y-duct ricavato nel cofano anteriore, di pinne laterali nelle portiere, dell’ala in coda, di un grosso diffusore in nero lucido. L’effetto wow è poi garantito dai gruppi ottici Oled e delle portiere con apertura ad ali di gabbiano che includono sia quelle anteriori che quelle posteriori. Questo splendido esercizio di stile poggia poi su una scocca lunga ben 4,98 metri e larga 2,12, con il passo che si avvicina addirittura ai 3 metri (2,9).
Elettrica (ma anche a benzina)
A spingere l’enorme mole della Da Vinci ci pensano due motori elettrici, uno per asse, con il pacco batterie disposto al di sotto dei piedi dei passeggeri secondo la classica logica “a skateboard”. In Italdesign però non hanno annunciato nessun dato a proposito della capacità della batteria, delle potenza complessiva, delle prestazioni o dei tempi di ricarica. L’unica certezza riguarda il fatto che l’auto è aperta anche ad altri tipi di propulsori. Perini ha infatti annunciato che sotto il cofano anteriore potrà prendere posto, per esempio, un V8 o un V6 apportando pochissimi cambiamenti alla meccanica. Una soluzione estremamente innovativa che, visto l’appartenenza della casa al gruppo Volkswagen, potremmo vedere applicata a modelli di serie tra non molto tempo. La Da Vinci porta poi in dote un ulteriore novità. È infatti stata la prescelta da parte della Pirelli per montare le nuovissime P Zero Elect, ovvero gomme studiate appositamente per le auto elettriche e per le ibride. Cosa rende queste gomme speciali? Beh la mescola è studiata per offrire la minor resistenza al rotolamento possibile, una silenziosità maggiore e il giusto livello di grip durante la guida più spinta.
Minimalismo all’italiana
L’abitacolo della Da Vinci si caratterizza per lo stile minimalista declinato in salsa italiana. I sedili sono avvolgenti e adatti per i lunghi viaggi, la plancia è asimmetrica e rivolta verso il guidatore e sono presenti 3 schermi: il primo con funzione di cruscotto, il secondo è posto davanti al passeggero e l’ultimo è nel tunnel centrale e funziona come controllo per il clima. I pochi pulsanti sopravvissuti sono posizionati al di sotto delle bocchette dell’aria e sono retroilluminati, dando così l’impressione che siano sospesi. Tutto l’abitacolo è infine ricoperto in Alcantara color sabbia, con solo il volante e la parte alta della plancia realizzati in nero.
Credits foto titolo: ItaldesignMedia