

Come anticipato nell’articolo di qualche settimana fa, nella serata di ieri la McLaren ha presentato ufficialmente la 720S Spider tramite il proprio sito. La nuova scoperta della casa di Woking punta a consolidare il successo ottenuto dalle antenate della gamma Super Series, la MP4-12C e 650S, tramite alcune soluzioni estremamente ricercate e difficilmente ritrovabili sulle concorrenti. La nuova arrivata sarà subito ordinabile in tutto il mondo alla modica cifra di 237.000 sterline (273.000 euro).

La più leggera della categoria
Una supercar spider comporta da sempre per le case automobilistiche una grande sfida per via della necessità di mantenere inalterata la linea, il peso e le caratteristiche aerodinamico/telaistiche tipiche della versione coupè. Se poi l’auto in questione è la 720S, con la sua linea estremamente fuori dagli schemi e le sue prestazioni oltre la media, le difficoltà aumentano ulteriormente. L’adozione del telaio Monocage II in fibra di carbonio, nato apposta per la sorella a tetto rigido NDR, ha permesso agli ingegneri inglesi di non dover ricorrere ai rinforzi tipici delle auto scoperte, i quali tendono ad appesantire notevolmente l’auto. Il risultato di questa “mancanza” ha portato la Spider a diventare la più leggera della categoria con un peso di soli 1332 kg, cioè solo 50 in più rispetto al modello di partenza e circa 100 meno di una diretta concorrente come la Ferrari 488 GTB (1.420kg). La notevole rigidità data dal sopracitato telaio ha poi permesso di non inspessire sia i montanti anteriori che i nuovi contrafforti posteriori, ottenendo come risultato una visibilità fuori dal comune per una supercar a due posti. Le nuove pinne posizionate dietro la testa degli occupanti (i contrafforti), oltre ad avere funzione di protezione in caso di ribaltamento, presentano inediti elementi galleggianti in vetro che serviranno a far passare l’aria sopra il tonneau per aumentare la deportanza e per migliorare il raffreddamento del propulsore. Nonostante la mancanza del tetto gli ingegneri hanno insistito per il mantenimento delle porte ad apertura diedrale con Soft-Close, segno distintivo delle ultime McLaren e utili per scendere a salire senza essere per forza dei ginnasti.

Spider con tetto panoramico
Può una spider avere anche il tetto panoramico? Un controsenso direte voi, ma in McLaren non sanno cosa sia la normalità e lo fanno lo stesso. Il tetto rigido ripiegabile sarà infatti disponibile sia nella versione con pannello in fibra di carbonio che nell’inedita declinazione con un pannello in vetro elettrocromico oscurabile sopra la testa degli occupanti (prima volta nella storia). In caso poi di improvvisa voglia di volersi godere la guida sportiva in modalità en plein air la 720S Spider si scoprirà in soli 11 secondi, a patto di rimanere entro i 50 km/h, premendo semplicemente un pulsante posto tra i due sedili.

710 cavalli a cielo aperto
Passando alle prestazioni pure, cioè ciò che più ci si aspetta da una McLaren, la 720S Spider non si distanzia dalla versione coupè. Il porpulsore rimane infatti lo stesso 4 litri V8 biturbo da 710 cavalli e 770 Nm di coppia che lavora in simbiosi con il fulmineo cambio a doppia frizione da 7 rapporti. Il gruppo motopropulsore rimane poi capace di prestazioni quasi balistiche: da 0 a 100 in soli 2,9 secondi, da 0 a 200 in 7,9 secondi e una velocità massima di 341 km/h (325 con il tetto abbassato). Per gestire la velocità, e le reazioni fulminee del motore, l’auto è stata dotata di un impianto frenante in carboceramica capace di fermarla in soli 30 metri se lanciata a 100 km/h. La 720S Spider non sarà però la classica supercar rigida e inguidabile nella vita di tutti i giorni. Confermando infatti quando fatto con la coupè, gli ingegneri hanno optato per sospensioni indipendenti a controllo elettronico gestite dal Proactive Chassis Control II, che a seconda della modalità di guida impostata dal manettino riservato al corpo vettura (a scelta tra Confort, Sport e Track), rende l’auto o un docile agnellino da poter guidare quotidianamente o un’arma da pista.

Tra pelle e carbonio
Anche per quanto riguarda gli interni non sono stati previsti grossi cambiamenti, con la conferma del quadro strumenti retrattile realizzato con un display TFT in alta definizione e un’altro schermo identico (questo fisso) posto al centro della plancia e utilizzato come infotainment e controllo del clima. La scelta dei materiali per cruscotto e selleria rimane anch’essa identica alla variante a tetto rigido, con i clienti che potranno scegliere tra fibra di carbonio e piano black per gli inserti e tra pelle e Alcantara per i rivestimenti. Nonostante l’utilizzo di un tetto retrattile i tecnici della Mclaren sono poi riusciti a mantenere un piccolo bagagliaio da 58 litri dietro la testa degli occupanti (a patto che il tetto sia sollevato) oltre a quello anteriore da 150 litri. Come consuetudine poi, con il nuovo modello è stato introdotta una nuova tinta tra la palette di colori e un nuovo tipo di cerchi in lega leggera (visibili entrambi nelle foto).

Credits foto titolo: Motor1