

Negli ultimi anni il mondo dell’automotive si sta popolando di un numero sempre più alto di record stabiliti su varie piste del mondo, alcuni dei quali sono assolutamente inutili e senza senso. L’ultima casa ad essere cascata in questo limbo “del chi c’è l’ha più lungo” è stata la Jeep, che negli scorsi giorni ha sancito sulle acque del lago Baikal il record (su ghiaccio) per il SUV più veloce al mondo con la pazzesca Grand Cherokee Trackhawk. Ma qual’è l’utilità di un simile record? Come dite? Si esatto. Nessuna.
280 km/h di velocità massima sul ghiaccio!
Ma nonostante la totale inutilità del record nell’aiutare a sviluppare l’auto, cosa che talvolta fanno quelli realizzati al Nürburgring, lo svolgimento della prova stessa ha dell’incredibile. Come anticipato nell’incipit il teatro del record è stato il lago Baikal in Russia, con la “pista”, sempre che di pista si possa parlare, che era composta da un rettilineo ghiacciato di 1 km. La velocità della Trackhawk sarebbe poi stata misurata tramite GPS facendola partire sia da ferma che in movimento, con l’obbligo (pena l’annullamento del record) di percorrere il percorso in entrambi i sensi. Una pratica questa comune a questo genere di prove, come già visto nel record di un anno fa della Koenigsegg. Nel complesso la 4×4 americana ha fatto segnare una media di 100 km/h partendo da ferma e di 257 km/h misurandola in movimento, ma ciò che davvero sconvolge è la velocità massima raggiunta. Il pilota, nonostante una superficie ricoperta da una sorta di pellicola fatta d’acqua molto propensa all’aquaplaning, ha toccato addirittura i 280 km/h! Dubbiosi sulla veridicità della prova? Non preoccupatevi. Tutti si è svolto sotto gli occhi attenti degli ispettori della FIA e della Federazione Automobilistica Russa (RAF). Ma come si fa a centrare una simile prestazione su un terreno così incerto? Beh il merito va sicuramente al mostruoso V8 sovralimentato da 6,2 litri e 710 cavalli, preso direttamente dalla Challenger Hellcat, e la trazione integrale Jeep Quadra-Trac con un differenziale posteriore elettronico a slittamento limitato che, una volta selezionata la modalità Snow nel sistema Selec-Track, permette di inviare al meglio su tutte e quattro le ruote l’ondata di potenza. Su una superficie asciutta la Trackhawk, nonostante il peso vicino alle due tonnellate e mezzo, sarebbe poi capace di bagnare il naso a tante supercar: i 100 vengono raggiunti in solo 3,7 secondi, mentre la velocità massima è di ben 290 km/h.