

Il 2019 di Alfa Romeo si apre non con un nuovo modello, di cui c’è una tremenda necessità, ma con l’ennesima elaborazione del tuner Romeo Ferraris. L’auto, o le auto in questo caso, oggetto di personalizzazione è tutta la gamma della SUV Stelvio, partendo dal meno potente diesel e arrivando alla ben più performante versione Quadrifoglio.
Da 211 a 556 cavalli
Lo scopo principale del tuning realizzato da Romeo Ferraris era quello di garantire alle Stelvio un deciso aumento di potenza e di coppia. Per raggiungere le prestazioni sperate i tecnici hanno deciso di puntare su una nuova centralina specifica divisa in base alle motorizzazioni. Partendo dai diesel da 180 e 210 cavalli, entrambi con cilindrata di 2,2 litri, i valori sono cresciuti di rispettivamente 31 e 28 cavalli, mentre la coppia è aumentata anch’essa di 50 e 41 Nm. I due benzina da 2 litri partivano invece da 200 e 280 cavalli, vedendo il primo una crescita di 46 cavalli e 70 Nm e il secondo di 33 cavalli e 58 Nm. La versione Quadrifoglio, non proprio bisognosa di un upgrade, vede comunque crescere la potenza fino a 556 cavalli e la coppia a 660 Nm (+46 e +60). Il lavoro di fino dei tecnici di Ferraris permette alle velocità massime di aumentare non poco rispetto ai modelli base, mentre lo 0 a 100 viene bruciato anche in un secondo in meno (nel caso del benzina meno potente).

I cerchi by OZ della Stelvio Romeo Ferraris (Credits: Motor1)
Più divertenti e incollate a terra
Come da logica, la seconda parte del tuning ha poi toccato l’assetto, puntando a rendere le Stelvio più divertenti da infilare tra le curve e incollate a terra. Il primo intervento ha quindi riguardato il gruppo sospensivo, sostituito con una versione della H&R dotata di assetto ribassato e nuove geometrie. Per aumentare la presenza a terra delle auto sono stati aggiunti dei distanziali alle ruote per allargare la carreggiata, ottenendo 2 cm extra per lato all’anteriore e 2,5 cm al posteriore. A completare gli interventi ci pensano i nuovi cerchi da 20 pollici della OZ (verniciati in Corsa Bright) e calzanti Pirelli con una sezione di 255/45.

Il dettaglio della fibra di carbonio per la cover della chiave (Credits: Motor1)
Personalizzazioni non proprio all’insegna della sobrietà
Se pensavate che le elaborazioni presentate fin’ora avessero un minimo di senso sappiate che Ferraris ha in serbo anche un pacchiano kit estetico. Il tuner infatti può rivestire le Stelvio con un orribile wrap satinato che, a seconda della luce e dell’angolazione in cui lo guardate, può essere verde scuro, viola o addirittura bronzo. A completare il festival degli optional inutilmente vistosi ci pensa poi la fibra di carbonio bianca per la calandra frontale del trilobo, le maniglie delle portiere, la cover della chiave, il volante e le calotte degli specchietti laterali. Fortunatamente però esiste la possibilità di scegliere tra due optional normalissimi come i vetri posteriori oscurati e lo scarico dual-mode brunito realizzato da Ragazzon.

La francamente pessima finitura in carbonio bianco per il volante delle Stelvio (Credits: Motor1)
Credits foto titolo: Motor1