

La Bentley Continental GT rappresenta da sempre il Benchmark per il settore delle Gran Turismo 2+2, superando rivali agguerritissime del calibro di Aston Martin e Mercedes. La casa anglo-tedesca per coprire ogni angolo del mercato ha deciso fin dalla prima serie di realizzare anche la versione cabriolet oltre a quella coupè, riscuotendo un discreto successo tra i ricchi di tutto il mondo. Questa tradizione continua ancora oggi con la nuova Convertible, che segue di pochi mesi la presentazione ufficiale a Ginevra del modello a tetto rigido con la quale condivide la meccanica.
Da coupè a cabrio in 19 secondi
Quanto ci vuole a far passare un’auto da coupè a cabriolet? Secondo il buonsenso mesi di prove, a meno che non utilizziate una motosega, mentre la Continetal GTC ci impiega solo 19 secondi e può farlo anche in movimento fino a 50 km/h. Con il fardello delle modifiche apportate gli ingegneri Bentley puntavano a raggiungere tre obiettivi: non volevano far perdere alla Convertible la splendida linea che caratterizza la versione coupè, far si che i clienti possano guidare a tetto abbassato sia d’inverno che d’estate e rendere l’abitacolo silenzioso nonostante la capote retrattile. Per quanto riguarda lo stile l’obiettivo è stato centrato in pieno, facendo mantenere alla GTC lo stile filante e aggressivo del muso e il caratteristico passaruota posteriore muscoloso. A garantire il senso di continuità tra le due auto ci hanno pensato poi i giganteschi cerchi da 21 pollici e i fari a matrice di Led, realizzati con la suggestiva trama interna ispirata ai bicchieri da liquore. Per quanto riguarda la guida en plein air i futuri occupanti avranno un clima di tutto rispetto, capace di soffiargli aria calda o fredda sul collo tramite delle fessure nel poggiatesta (come già visto sulla Serie 8), oltre che sedili e volante riscaldabili. L’ultimo punto della lista è forse il più importante per una cabriolet di lusso che si rispetti. L’ultima GTC pativa infatti una rumorosità eccessiva all’interno dell’abitacolo, complice forse una capote troppo sottile. Con il nuovo modello gli ingegneri hanno utilizzato un nuovo meccanismo d’apertura e nuovi materiali fonoisolanti, rendendo l’interno della Covertible (secondo le loro dichiarazioni) 3 decibel più silenzioso rispetto a prima.

Meglio coupè o cabriolet_ Nel dubbio entrambe grazie! (Credits:Motor1)
Completamente personalizzabile
Quando si parla di Bentley non si può non pensare immediatamente al lusso spropositato e all’incredibile ricerca anche del minimo dettaglio. Con la nuova Convertible la casa anglo-tedesca non ha voluto essere da meno, assicurando ai propri affezionatissimi (e scandalosamente ricchi) clienti una parco personalizzazioni da far impallidire un sarto professionista. Per la vernice della carrozzeria i clienti avranno infatti a propria disposizione di base ben 17 colori, ma se fortemente indecisi il reparto specializzato gli permetterà la scelta tra 70 tinte. Per quanto riguarda gli interni la personalizzazione diventa se possibile ancora più folle: 8 tinte esterne e 7 interne per la capote, 15 materiali differenti per l’abitacolo, 15 diverse moquette per i tappetini e 8 diversi tipi di pelle per sedili e cruscotto. Nonostante l’incredibile grado di individualizzazione lo stile dell’abitacolo rimane invariato, con l’aggiunta però di due assolute novità per la Continental, cioè il Mulliner Driving Specification e il City Specification. Il primo pacchetto riguarda un nuovo stile esclusivo e più sportivo per l’abitacolo e gli esterni, mentre il secondo mette a disposizione del guidatore la visione notturna, tutti gli ADAS e l’head-up display.

Solo lusso e pelle bovina per gli interni Bentley (Credits:Motor1)
Il W12 rimane li dov’è (menomale)
Come detto ad inizio articolo la nuova Convertible sotto pelle rimane identica alla GT, condividendone il gruppo sospensivo e il motore. Sotto il lungo cofano della GTC pulsa l’imponente W12 biturbo di 6.0 litri capace di 635 cavalli e 900 Nm di coppia, il quale insieme alla trazione integrale intelligente le fa raggiungere i 100 km/h in 3.8 secondi e i 333 km/h di velocità massima. Per fermare una tale forza della natura, più di 2.400 kg in ordine di marcia, la Bentley è stata dotata di dischi da 420 mm all’anteriore e 380 al posteriore, morsi da pinze con rispettivamente 10 e 4 pistoncini. Tutto quel peso ha comportato poi una dinamica di guida non proprio da sportiva, obbligando gli ingegneri a ricorrere al sistema anti-rollio da 48V e alle sospensioni pneumatiche della coupè. Le modalità di guida rimangono le classiche Comfort, Sport e Bentley (personalizzabile in base ai gusti) ma ritarate sulle nuove caratteristiche dell’auto.

Il 12 rappresenta l’età minima per guardare l’impianto frenante della Convertible (Credits:Motor1)
Credits foto titolo: Motor1