

Sono passati quasi due anni da quando la Koenigsegg ha sfidato a viso aperto la Bugatti sottraendole sia il titolo di auto più veloce di sempre nello 0-400-0 che il record di velocità massima per quanto riguarda le auto di serie. A Molsheim non devono averla presa molto bene, in fondo loro con la Veyron sono stati i primi ad aver messo piede nel “mondo del 400 km/h”, ma non l’hanno mai fatto trasparire in quanto si sono dilettati nel far uscire 5 modelli differenti (la Chiron Sport, la Divo, la “110 ans“, la Voiture Noir e la Centodieci). Tuttavia, hanno sempre dietro le quinte per riprendersi, come direbbero in Gomorra, “tutt’ chell che è ‘o nuost’ “. Negli scorsi giorni infatti, alla presenza dei giornalisti di Top Gear, un prototipo della Chiron pronto alla produzione ha toccato i 490,484 km/h con il pilota Andy Wallce dietro al volante e diventando la prima auto al mondo ad abbattere il muro delle 300 miglia orarie. Un risultato semplicemente sbalorditivo contando il peso dell’auto, tutte le variabili in gioco e tutte le incredibili forze a cui è sottoposto il veicolo passati i 400 km/h. A fine articolo troverete il video del record realizzato dai giornalisti inglesi: da pelle d’oca!ù
Ehra Lessien terreno dei record
A diventare il teatro della prova è stato il circuito di Ehra Lessien della Volkswagen, già terreno di record per la Bugatti con la Veyron normale e la Super Sport. Il circuito ben si adatta alle necessità del guinness dei primati e dell’auto visto che dispone di due rettilinei perfettamente dritti di 8,5 km, tanto che stando alle estremità quasi si vede la fine. L’auto, che come già detto era un prototipo, ha richiesto 6 mesi di lavoro dopo la progettazione e presenta caratteristiche nuove per la Chiron. Il paraurti anteriore alle estremità presenta infatti due prese d’aria enormi e dal disegno più affilato, nei passaruota anteriori sono state ricavate dei fori in cima e una fenditura posteriore per far diminuire la pressione dell’aria dovuta al rotolamento della gomma (fondamentale per evitare che la pressione dello pneumatico salga troppo).
Il retro dell’auto invece e totalmente inedito, con la coda che è stata allungata di 25 cm per renderla più filante e produrre meno resistenza all’avanzamento, il diffusore dal disegno rivisto punta a incollare l’auto all’asfalto con il crescere della velocità e i nuovi scarichi evitano di sporcarne il flusso d’aria. Anche l’8 litri W16 quadriturbo ha subito delle modifiche, passando da 1.500 a 1.600 cavalli e rimanendo collegato al medesimo cambio a doppia frizione. A supportare i tecnici Bugatti ci hanno pensato poi gli uomini della Dallara e della Michelin, i quali si sono occupati di affinare l’assetto e le gomme per il record. All’interno dell’abitacolo Wallace poteva poi contare su un roll-bar in caso di cappotamento, vari sistemi elettronici per il controllo dell’auto e un laser per l’assetto.