

Non è una novità che la nuova, e totalmente insensata, ecotassa promulgata dal governo giallo-verde sia una seria minaccia per il mercato dell’auto italiano. A farne subito le spese sembra essere il gruppo FCA, con il piano di investimenti di 5 miliardi sul territorio italiano (di cui potete leggere qui) che sembra essere sul punto di subire delle variazioni. Ad annunciarlo, dopo gli avvertimenti delle scorse settimane di Pietro Gorlier, è il nuovo AD Mike Manley durante il Salone di Detroit. Il manager inglese ha infatti dichiarato ai giornalisti della Cnbc e di La Repubblica che “il piano in Italia non verrà bloccato ma subirà dei cambiamenti sulla base della nuova legge”. A pagare quindi saranno gli operai e gli stabilimenti nostrani, che nel nuovo piano vedevano uno spiraglio di luce per la completa occupazione. Ovviamente le dichiarazioni di Manley hanno poi causato una rivolta dei sindacati, con la FIOM che ha minacciato una dura rivolta in caso di cambiamenti del piano firmato a inizio dicembre. Più morigerati nelle maniere sono invece gli uomini della UILM, con il presidente Rocco Palombella che dichiara “di essere pronto a fare tutto il necessario affinché tutto rimanga come pattuito”. La palla torna quindi al governo, nella speranza che comprenda la necessità di rinnovare il parco auto e non quella di tassare ulteriormente gli automobilisti.
Credits foto titolo: KFMB