

Ricordate la Senna GTR Concept che la McLaren ha presentato allo scorso al Salone di Ginevra? Bene, perché ad un anno di distanza è diventata realtà. La nuova arrivata va quindi a diventare il terzo veicolo appartenente alla ristretta cerchia delle GTR, composta per il momento da auto del calibro della F1 e della P1. Ne volete una? Prima dovreste munirvi di 1,1 milioni di sterline, spiccioli, e poi dovreste essere abbastanza convincenti da far desistere uno dei 75 clienti già scelti dal lasciarvi il suo slot. In bocca al lupo.
Più deportanza di una GT3
Nel modificare la scocca della già estrema Senna stradale in GTR, usando sempre il telaio Monocage III-R in carbonio come base, gli uomini McLaren si sono accorti di non dover sottostare ad alcun regolamento visto che l’auto non correrà in nessun campionato e non sarà omologata per l’uso su strade pubbliche. Una situazione questa che comporta dar carta bianca agli ingegneri su praticamente ogni aspetto. E si vede. L’auto adesso è più bassa di 3,4 cm, più larga di 7,7 cm all’anteriore e 6,8 cm al posteriore, con evidenti vantaggi sul grip meccanico e sull’aerodinamica. Proprio quest’ultima ha poi subito modifiche sostanziali in vista dell’uso in pista. Lo splitter anteriore è più “discreto” rispetto alla concept di un anno fa ma ospita nuovi deflettori per spostare l’aria ai lati del muso, i passaruota anteriori hanno nuove feritoie per diminuire la pressione generata dal rotolamento della gomma, le prese d’aria sono state ingrandite per migliorare il raffreddamento e convogliare meglio l’aria verso il fondo. Al posteriore l’alettone mantiene i piloncini a forma di collo di cigno, l’air brake e il DRS, ma adesso è stato spostato più indietro di qualche centimetro per generare più carico verticale ed è stato collegato alle fiancate come accade con le LMP1 che corrono a LeMans. A lavorare in sinergia con il “palazzo” sul retro ci pensano i passaruota svasati e il diffusore, adesso con un disegno ancora più estremo rispetto al passato. Nel complesso queste modifiche non portano un miglioramento nel coefficiente di penetrazione aerodinamica, che rimane uguale alla versione targata, ma la deportanza a 250 km/h cresce di ben 200 kg arrivando alla tonnellata tonda tonda. Ciò significa che la Senna GTR è capace di generare più carico della 720S GT3 che quest’anno correrà nei vari campionati in giro per il globo.
Il V8 arriva a quota 825 cavalli
La revisione in chiave “pistaiola” portata avanti dagli ingegneri di Woking ha poi toccato anche il V8 biturbo di 4 litri presente sulla Senna normale, passato da 800 cavalli e 800 Nm di coppia a 825 cavalli e 900 Nm di coppia. L’incremento di potenza si deve principalmente al nuovo scarico, privato di uno dei tre silenziatori, realizzato con materiali da competizione ultraleggeri e posizionato ancora sotto l’ala al contrario di quanto visto sulla concept (era davanti alle ruote posteriori). Collegato a questo mostro sputafuco e brucia benzina c’è lo stesso cambio doppia frizione Seamless Shift Gearbox a 7 rapporti usato per la stradale, con i passaggi di marcia che rimarranno quindi nell’ordine dei decimi di secondo. Ad ingabbiare la potenza dell’otto cilindri ci pensa l’impianto frenante in carboceramica con dischi da 390 mm, collegato a sua volta a cerchi ultraleggeri in magnesio con monodado e calzanti pneumatici slick della Pirelli. I piloti meno avvezzi alla guida in pista avranno poi a disposizione le modalità di guida wet, track e race che varieranno il grado di intervento dell’ABS e del controllo di stabilità.
C’è solo l’essenziale
Anche per quanto riguarda gli interni la GTR evolve il concetto di leggerezza ed essenzialità perseguito già sulla versione targata. Il cruscotto è infatti stato spogliato del quadro strumenti ripiegabile e dello schermo touch screen verticale in favore di una strumentazione da corsa digitale e di un display che proietti le immagini della telecamera usata come specchietto retrovisore. A rimanere al suo posto nell’abitacolo è invece il condizionatore, questo perché in McLaren sanno bene che i track-day si svolgono principalmente durante le stagioni più calde (e perché i clienti sono quasi tutti emiri..). I due sedili sono stati smontati e sostituiti da un solo sedile a guscio da competizione con cinture a 6 punti, con quello del passeggero (che diciamocelo comporta solo peso extra e una distrazione con tutte quelle urla) che si può aggiungere senza pagare alcun extra. I finestrini e il parabrezza realizzati precedentemente nel già leggero Gorilla Glass, quello degli smartphone per intenderci, hanno visto il loro posto venire occupato da una versione di policarbonato. Grazie a questa meticolosità la GTR ferma l’ago della bilancia a soli 1.118 kg, cioè 10 in meno della Senna normale. Come mai una differenza così minima? Le cause sono molteplici. Con il fine di renderla il più simile possibile ad un auto da corsa gli ingegneri hanno la nuova arrivata del sistema anti-incendio interno, i martinetti idraulici per sollevare l’auto durante i cambi gomme, la telemetria per vedere dove si è sbagliato in pista, la radio per comunicare con i box e un sistema anti-collisione.
Credits foto titolo: Motor1