L’aspettavamo a maggio ma il covid ne ha fermato la marcia d’avvicinamento. Ora però la nuova Hummer elettrica è qui e promette di non farsi sbarrare la strada nemmeno dall’Everest grazie a numeri e caratteristiche da mal di testa, il tutto in un corpo che come già anticipato è stato declinato in versione pick-up. Tuttavia, non si può certo dire che l’enorme 4×4 americana sia alla portata dell’americano medio dato il prezzo di partenza è di 112.595 dollari, ma è anche vero che si tratta della top di gamma Edition 1 dotata del powertrain più potente. In General Motors comunque annunciato che tra il 2022 e il 2024 arriveranno le versioni EV3X con 3 motori da 99.995 dollari (2022), la EV2X (2023) e la EV2 (2024) entrambe bimotore partiranno da rispettivamente 89.995 e 89.995. La rivale diretta? Ovviamente il CyberTruck della Tesla ma anche la futura versione elettrica del best-seller Ford F-150 che è da poco diventato ibrido.
1.014 cavalli e uno 0 a 100 km/h in 3 secondi
Le cose di cui parlare riguardo il nuovo “Humvee” sono tante, ma direi di partire dalle cose che più lo distinguono dai predecessori H1/H2/H3: il sistema propulsivo e la carrozzeria. Il primo è composto da un grosso pacco batterie (la capacità non è stata dichiarata) e tre motori elettrici tutti marchiati Ultimum Drive e realizzati direttamente dalla General Motors; a gestire il tutto c’è inoltre un sistema a 800 Volt come sulla Porsche Taycan, questo perché permette di avere cavi più piccoli (e quindi meno pesanti) e di sopportare un voltaggio più alto durante la ricarica. Ed infatti, proprio come la berlina teutonica, la Hummer EV sopporta fino a 350 kW quando la si attacca alla spina recuperando 160 km in appena 10 minuti, mentre per ricaricare completamente la batteria e riavere nuovamente a disposizione l’autonomia di 563 km bisognerà aspettare circa 40 minuti. Al capitolo potenza la 4×4 made in USA mostra numeri da hypercar: 1.014 cavalli, 15.591 Nm di coppia (molto probabilmente calcolati alla ruota) ed uno 0 a 100 coperto in 3 secondi attivando la modalità “Watts to Freedom”. Il tutto poggia su gomme da 35 pollici di serie (volendo ci sono anche quelle da 37 da off-road) e sospensioni pneumatiche di cui parlerò nel paragrafo successivo.
Stazza da tir ma con la possibilità di diventare una cabrio
Ma se a livello meccanico i cambiamenti non si vedono granché all’infuori della mancanza di sound, la scocca dimostra il salto nel 2020 della Hummer a partire dalle dimensioni, che vedono l’altezza la larghezza superare abbondantemente i 2 metri e la lunghezza toccare i 5.51 metri. Dimensioni che posizionano il gigante della General Motors quasi nella categoria dei Tir. All’anteriore la grossa calandra a listelli verticali è rimasta e rimane imponente e verticale, ma data l’assenza del motore è chiusa e illuminata così da unire i due lati dell’auto e mettere in evidenza la scritta Hummer. Muovendosi verso il posteriore si nota la zona bassa e i passaruota in plastica nera per resistere all’off-road, mentre per la prima volta i pannelli del tetto si possono togliere rendendolo quasi una cabrio (come sul nuovo Ford Bronco). Dietro come di norma la trasformazione in pick-up ha creato un van di carico, che i designer hanno rivestito in gomma antiscivolo con canaline per il lavaggio, mentre data l’altezza da terra lo sportello ribaltabile include una scaletta retrattile. In GM non hanno però dichiarato il peso finale, anche se temo l’abbiano fatto perché ci vorrà la patente C per guidarlo.
In off-road senza problemi grazie alla CrabWalk e la funzione Spotter
Ma una Hummer non deve essere buona solo a sfilarsela per le strade più chic e piene di snobboni di Beverly-Hills, deve anche sapersi sporcare nel fango per riprendere le sue origini militari. E in questo la nuova Hummer elettrica direi che ha centrato in pieno l’obiettivo grazie anche ad alcune soluzioni innovative. La prima è la cosiddetta funzione CrabWalk che permette alla 4×4 di muoversi in orizzontale/diagonale proprio come un granchio, così da superare anche gli spazi più stretti. Il merito di questa camminata laterale è dell’asse posteriore sterzante che attivata la modalità segue l’angolo di sterzata dell’asse anteriore. A seguire c’è la UltraVision che funziona esattamente come uno spotter, cioè colui che di solito scende e guida il guidatore attraverso i tratti più impervi così da non rompere l’auto. Ecco in questo caso la Hummer non fa sporcare il passeggero nel fango grazie a due telecamere poste nel sottoscocca. A chiudere il pacchetto delle novità, anche se si tratta di un optional, c’è la funzione Extract Mode che solleva di ben 15 cm le sospensioni pneumatiche così da passare letteralmente sopra tutto. Ma anche in caso di contatti con il suolo non ci dovrebbero essere chissà poi quali problemi dati i rinforzi sottoscocca in acciaio. Infine, va comunque sottolineato come la trazione elettrica con la sua coppia immediata e il torque vectoring si sposino molto bene con l’off-road.
Lusso e assistenti alla guida di primo livello
Dentro, manco a dirlo, lo spazio dato dalle dimensioni esterne rende l’abitacolo molto arioso e con capacità di carico da pullmino. Se poi si opta per la Edition 1 delle foto il lusso la fa da padrona con rivestimenti in pelle pregiata bicolore e vari dettagli come le bocchette dell’aria tinte in color bronzo. Alla spaziosità fa poi il paio anche la connettività e la digitalizzazione grazie ai due megaschermi da 12.3 e 13.4 pollici usati come quadro strumenti e infotainment, con quest’ultimo che durante la guida mostra tutti i parametri dell’auto come ad esempio l’inclinazione, l’altezza del guado che i sta attraversando, le immagini dell’UltraVision e così via. Quasi un capitolo a parte lo meritano infine anche gli ADAS che, quantomeno negli USA, permettono al guidatore di staccare le mani dal volante lasciando che la Hummer pensi a tutto compresi i sorpassi (dopo aver inserito la freccia però).