Presentata ufficialmente alla stampa oggi con un evento dedicato al Lingotto (più precisamente sul tetto alla famosa pista di collaudo) la 500e si è mostrata in anteprima anche nell’attesissima variante 3+1, che riprende il nome della concept del 2004. Il cinquino a “quattro porte” non è stato però l’unica novità della presentazione torinese in quanto la Fiat ne ha confermato i prezzi definitivi e i tre allestimenti Action, Passion e Icon in cui potrà essere acquistata sia quella normale che la 3+1. Siete intenzionati a prendere la 3+1? Beh allora preparatevi a sborsare non meno di 31.900 euro per quella più economica, mentre se volete l’edizione full-optional La Prima specifica per il lancio arriverete a 37.900 euro.
Pensata per chi cerca la praticità
Osservando la nuova 500e 3+1 solo un occhio attento o uno molto esperto nota la presenza della terza porta dal lato del passeggero. L’obiettivo del centro stile FIAT era proprio questo, offrire un miglior accesso alla fila di sedili posteriori ma senza modificare in alcun modo la linea e le dimensioni della versione normale. Nello specifico, il montante B adesso è integrato nella piccola portiera posteriore (che si apre controvento) e quest’ultima si può aprire solamente dopo che si è già aperta quella anteriore; una soluzione questa pensata per evitare che i bambini seduti al posteriore la aprano inavvertitamente ad auto in movimento. Passando al lato delle performance la 3+1 è dotata dello stesso motore elettrico posteriore da 118 cavalli e 320 km di autonomia nel misto (460 km in città) della sorella a tre porte nonostante i 30 kg extra portati dall’inedito sportello. Sono confermate infine anche le tre modalità di guida Normal, Range e Sherpa.
La Action come entry-level ed è pure più economica della ibrida
Passando ai tre nuovi allestimenti pensati appositamente per le 500e (normale e 3+1) partiamo dalla Action. Rispetto alla fornitissima La Prima la Action è pensata per essere il modello entry-level del cinquino agli elettroni, avvicinandolo (sulla carta) ad una clientela meno di nicchia e più popolare come i giovani neopatentati che cercano un’auto da città comoda, non troppo potente e attenta all’ambiente. E non sto scherzando. Sommando gli eco-incentivi statali al prezzo di partenza di 26.150 euro si toccano infatti i 19.900 euro, che però possono scendere ancora fino a 15.900 euro contando la rottamazione. Una cifra che incredibilmente la rende nel complesso più economica della variante ibrida presentata qualche mese fa! Ma non è tutto oro quel che luccica. Per raggiungere questa cifra la Fiat ha dovuto eliminare vari elementi dalla 500e presentata a marzo. Partendo dalla meccanica il pacco batterie passa da 42 a 28,4 kW facendo scendere la potenza da 118 a 95 cavalli, lo scatto da 0 a 100 km/h da 9 a 9.5 secondi e la velocità massima da 150 a 135 km/h. E non è tutto, perché anche il range elettrico scende da 320 a 180 km (si arriva a 240 km in città) e la capacità massima della ricarica rapida cala da 85 a 50 kW. Esternamente spariscono i fari a Led in favore di quelli alogeni e i cerchi sono da 15 pollici, mentre dentro il display dell’infotainment lascia il posto ad un supporto per smartphone che però si collega all’auto tramite una app dedicata. Tra gli optional sopravvissuti ci sono il freno a mano elettrico, il cruscotto digitale, la plancia in nero lucido e la chiave keyless per aprire le porte e accendere l’auto, mentre i sedili sono realizzati in nello stesso tessuto Seaqual riciclato della 500 ibrida. La volete cabrio o in versione 3+1? Mi dispiace ma in Fiat hanno deciso di lasciarla come esclusiva per la versione berlina.
L’allestimento Passion come scelta più sensata (forse)
Ad occupare il livello mezzano degli allestimenti è il Passion che sulla carta rappresenta almeno per me il miglior compromesso. A muoverla c’è infatti il powertrain più potente da 118 cavalli, 320 km di autonomia e dotato della ricarica più rapida, a cui si aggiunge un equipaggiamento più completo e meno scarno rispetto alla Action. Esternamente ecco comparire i cerchi da 15 pollici bicolore, mentre aprendo la portiera (o le portiere visto che si può avere in variante 3+1) il supporto per il telefono lascia nuovamente il posto all’infotainment anche se nella variante da 7 pollici; quest’ultimo è equipaggiato con Android Auto e Apple CarPlay, permette di controllare l’auto da remoto e effettua il pairing con il telefono in appena 5 secondi. I clienti inoltre potranno scegliere tra due configurazioni bicolore per gli interni (i sedili sono sempre rivestiti in Seaqual) e la ricarica wireless per il telefono. Al capitolo prezzi la Passion parte dai 29.900 euro della berlina e arriva ai 32.900 euro della Cabrio. So’ soldi.
La Icon è (quasi) una La Prima
Optando per la versione Icona i clienti si portano a casa una 500e pressoché full optional grazie ai cerchi in lega bruniti da 16, la Wearable Key con Passive Entry realizzata in una speciale plastica ecologica, l’infotainment più grossa da 10.25 pollici (chiamato anche “cinerama”) che rispetto alla Passion è mosso dal sistema Uconnect 5 ed è comandabile tramite l’assistente vocale usando la frase “Hey Fiat”. Al capitolo sedili, sempre rivestiti in Seaqual, i clienti potranno scegliere tra il grigio scuro o chiaro, con la plancia realizzata rispettivamente con dettagli rame o argento. Se poi non volessero la pelle per varie parti tra cui il volante, potranno optare per un materiale vegano che simula il legno. Meccanicamente non vi sono invece differenze di sorta dalla variante Passion o La Prima. Il capitolo scottante rimane però comunque quello dei prezzi che partono dai 31.400 euro della berlina e toccano i 38.900 euro per la Cabrio.
Tutte con le tre modalità di guida e adatte ai neopatentati
Ad accomunare tutte le 500e che verranno prodotte, indistintamente dalla carrozzeria e dalla variante, saranno le tre modalità di guida Normal, Range e Sherpa elencate prima. Ognuna influisce sul comportamento e sulla risposta dell’auto con il fine di mantenere il più possibile l’autonomia. In Fiat poi, furbescamente a mio dire, hanno reso la 500e adatta ai neopatentati anche nella versione da 118 cavalli, così da incassare un po’ di soldi dalle nuove generazioni, genericamente più attente all’ambiente, e per far sentire i figli di papà ecologisti un po’ più superiori rispetto a quelli che guidano la 500 normale endotermica. A sorvegliare sugli errori dei neopatentati ci saranno infine di serie anche gli ADAS di secondo livello, seppur in diversi gradi di completezza in base agli allestimenti.