

Dopo le voci che circolavano da mesi ormai, e dopo le dichiarazioni ufficiali dell’AD Stefano Domenicali, la Lamborghini ha presentato la prima ibrida della sua storia. Si chiama Sián, che in dialetto bolognese significa fulmine (un chiaro collegamento alla nuova natura dell’auto), e verrà presentata ufficialmente al Salone di Francoforte durante i giorni dedicati alla stampa. Siete scettici e dubbiosi riguardo l’accoppiata Lambo e elettrico? Posso capirvi, ma come leggerete tra poco gli scetticismi e i dubbi hanno ben boca ragione di esistere. Come è facile immaginare il toro ibrido sarà prodotto in pochissime unità, 63 per la precisione (proprio come l’anno di fondazione della casa), che sono già state tutte vendute ad un prezzo di circa 3,6 milioni di euro.
V12 + supercondensatore = la Lambo più potente di sempre
Certo, nel 2019 sentire che una supercar si è convertita all’ibrido ormai sa quasi di normalità, ma la Sián promette di essere una pietra miliare non solo per la Lamborghini ma anche per tutto il mondo automotive. A spingere il torello ibrido ci penserà infatti l’accoppiata formata dal classico V12 aspirato da 6,5 litri della Aventador, che in questo caso sprigiona 785 cavalli grazie a nuove valvole di aspirazione in titanio, e un piccolo motore elettrico da 48 volt incorporato nel cambio e capace di 34 cavalli. Niente di nuovo direte voi. Infatti la vera novità sono i supercondensatori che si trovano tra il dodici cilindri e l’abitacolo (per distribuire meglio i pesi). Quest’ultimi derivano direttamente dal mondo delle competizioni e garantiscono sia picchi di potenza tre volte più ampi di una batteria di pari peso sia un peso tre volte più leggero rispetto a una batteria di pari potenza. Nel complesso infatti contando i cavi elettrici, il motore e l’impianto elettrico, il sistema arriva a pesare solamente 34 kg e permette all’auto di raggiungere un rapporto peso potenza di 1,0 kg/CV. Se sommati i due propulsori generano ben 819 cavalli, facendo diventare la Sián la Lamborghini più potente di sempre, la più veloce nello 0 a 100 (coperto in meno di 2,8 secondi) e capace di superare i 350 km/h di velocità massima. Il motore elettrico andrà a coprire i buchi di potenza lasciati dal V12 durante i cambi marcia, aiuterà durante le partenze e nelle manovre a bassa velocità come andare a passo d’uomo nelle città o nei parcheggi. Una volta passati i 130 km/h l’auto dovrà contare solo sul propulsore endotermico, con quello agli elettroni che si inserirà solo quando sarà richiesta un’accelerazione repentina (la casa sostiene che da 70 a 120 km/h sarà più veloce della SVJ di 1,2 secondi). Per quanto riguarda la ricarica dell’unità ibrida la Lamborghini sostiene che si possa recuperare tutta l’energia attraverso la nuova frenata rigenerativa brevettata da loro, questo perché il supercondesatore può essere caricato e scaricato con la stessa potenza contrariamente alle batterie.
Si ispira alla Terzo Millennio e alla Countach
Per quanto riguarda la linea e il design delle one-off pochi riescono a tener testa alla Lambo. La Sián non fa eccezioni e si presenta in una veste estremamente aerodinamica che si discosta molto dai modelli di serie e abbraccia l’ideale già visto sulla concept Terzo Millennio di un anno fa (compresa l’dea del supercondensatore) e vari spunti dalla immortale Countach. L’anteriore ospita le nuove luci a Led a forma di Y, sfoghi per l’aria nei passaruota, uno splitter in carbonio, prese d’aria ai lati dei gruppi ottici e sul cofano motore. Ai lati si ritrova di nuovo la Y, ma in questo caso è visibile nelle prese NACA usate per raffreddare il V12, e altre fessure lamellate come quelle viste all’anteriore che arrivano fino al retro dell’auto. Il retro poi è un tripudio del classico esagono Lambo, lo si ritrova infatti nei sei gruppi ottici (anch’essi a Led) e nei due scarichi (che sembrano più due cannoni), e di linee tese e spigolose. A schiacciare il retro dell’auto a terra ci pensa il lavoro congiunto del mastodontico diffusore e dell’ala mobile che, una volta alzata alla massima estensione, si unisce alle due pinne fissate all’estremità della coda. Un’attenzione particolare va poi data al tunnel “Periscopio” ripreso dalla Countach (allora ospitava anche uno specchio retrovisore), con il tetto che ospita una parte in vetro che si va a ricongiungere con il vano motore lamellato (per migliorare lo scambio di calore) e invia l’aria dritta dritta al posteriore e alle prese d’aria.
Pelle Frau e Oro elettrico
I 63 clienti, se fortunati o meno decidetelo voi, che si metteranno in garage una Sián saranno seguiti durante tutto il processo di configurazione dagli uomini del reparto di personalizzazioni “Ad Personam“. Così facendo ognuno potrà scegliere le tinte per gli esterni e i materiali per l’abitacolo. La prima ibrida di Lamborghini introduce poi altre due novità: la prima è la vernice tri-strato esterna chiamata “Oro Elettrico” ed è composta da scaglie e cristalli dorati, mentre i sedili e il cruscotto sono ricoperti dall’esclusiva pelle Poltrona Frau e contengono parti stampate in 3D (un esclusiva assoluta).