

Con le versioni coupè e spyder che già stanno riempiendo i garage dei ricconi di tutto il mondo, la Lamborghini chiude la gamma della Huracan presentando la variante RWD a trazione posteriore. Il toro a due ruote motrici è la prima auto ad essere stata presentata nel 2020 dalla casa di Sant’Agata Bolognese e punta a seguire le orme della generazione precedente, strizzando quindi l’occhio a coloro che puntano un po’ meno al tempone in pista ma un po’ più ai traversi su un passo di montagna. Con un prezzo di partenza (esentasse) di 159.443 euro la RWD può tranquillamente essere considerata come l’entry level della Lamborghini, se non fosse che in Italia l’IVA fa lievitare la cifra fino a quota 194.520 euro.
Più leggera ma sempre con il V10
Leggendo la scheda tecnica della Huracan EVO RWD non si può non pensare che sia agrodolce. In posizione centrale longitudinale c’è infatti l’ululante V10 da 5.2 litri della EVO base collegato al classico doppia frizione a 7 marce, ma così come già fatto sulla generazione precedente, i tecnici Lamborghini l’hanno depotenziato facendogli toccare i 610 cavalli e 560 Nm di coppia anziché i classici 640 cavalli e 600 Nm. La motivazione è da imputarsi principalmente al fatto che gestire così tanti cavalli con un solo asse a disposizione non è da tutti, anche se ho la nettissima sensazione che in verità a Sant’Agata non vogliono pestare i piedi alla sorella più potente. I 30 cavalli in meno non sono però un grosso problema, visto che l’assenza all’anteriore di tutte le parti meccaniche della trazione integrale ha abbassato di 33 kg il peso totale fermando la bilancia a 1.389 kg, i quali sono distribuiti per il 40% all’anteriore e per il 60% al posteriore. La dieta ha poi comportato anche un rapporto peso potenza di 2,28 kg/CV, cioè poco inferiore alla AWD. Per quanto riguarda le prestazioni la RWD tocca i 100 km/h da ferma in 3,3 secondi (la EVO 2,9), i 200 km/h in 9,3 secondi e continua ad allungare fino a quota 325 km/h. La frenata è anch’essa poderosa, con i dischi in acciaio (i carboceramici sono optional) che completano il classico 100-0 in solo 31,9 metri.
Divertimento e traversi grazie al nuovo controllo di trazione
Con la nuova generazione della RWD la Lamborghini è andata a lavorare sulla sicurezza che l’auto infonde al guidatore. La versione precedente infatti era molto divertente da guidare, ma poteva essere portata al limite solo da persone dotate delle giuste capacità. Caratteristica questa che la distanzia non poco da altre trazioni posteriori come le Ferrari e le McLaren. La soluzione escogitata dalla casa di Sant’Agata per risolvere il problema si chiama P-TCS, acronimo di Performance Traction Control System, ed è un controllo di trazione realizzato appositamente per l’auto che ha come obiettivo quello di garantire un riallineamento più dolce dell’auto dopo i traversi eliminando eventuali vuoti di potenza (si sa che i TC spesso sono troppo invasivi tagliando la potenza). La risposta e la soglia di intervento del P-TCS sono calibrate sulla base della modalità di guida impostata sul selettore ANIMA (o Adaptive Network Intelligent Management). Se si opta per la STRADA il sistema punta principalmente a evitare possibili pattinamenti mantenendo il più possibile la stabilità e la sicurezza dell’auto con ogni tipo di clima. In SPORT il focus è il divertimento, con il traction control che permette alla ruote di slittare intraversando l’auto ma senza perdere mai di vista la sicurezza. Il computer legge infatti il grip delle gomme e l’angolo di sterzo tagliando eventualmente la potenza se vede che il rischio di testacoda, e quindi di incidente, è troppo alto. Selezionando la modalità CORSA l’auto si prepara ai tempi in pista limitando il pattinamento al minimo indispensabile, facendo così allargare il retrotreno in entrata ed in uscita di curva aumentando l’agilità.
Immediatamente riconoscibile
Con la meccanica decisa e collaudata la palla è passata ai designer, i quali avevano il compito di rendere immediatamente riconoscibile la RWD rispetto alle Huracan EVO classiche. E ci sono riusciti con il minimo sforzo. A cambiare sono stati infatti solo i due paraurti, con l’anteriore che vede le prese d’aria laterali rimpicciolirsi in favore di un ingrandimento di quella centrale, con quest’ultima che sembra quasi non esserci in quanto verniciata di nero, mentre dietro il diffusore lamellato della versione a trazione integrale lascia il posto ad una declinazione più semplice ma che, parere estremamente personale, continuo a preferire verniciato in nero lucido anziché in tinta con la carrozzeria. Dentro tutto è rimasto inalterato compreso il nuovo display da 8,4 pollici posizionato al centro del tunnel al posto della vecchia console piena di tasti. Come tutte le altre Lamborghini anche la RWD potrà essere personalizzata a proprio piacimento grazie al reparto Ad Personam, compresi i cerchi da 19 pollici di serie o quelli da 20 opzionali.