

Un fulmine a cielo aperto. No non è un modo di dire, ma la traduzione in parole della nuova Lamborghini Sián Roadster. Il primo toro ibrido ibrido di sempre, il cui nome in dialetto bolognese significa appunto fulmine o lampo, ritorna privato del tetto ma non del carattere che l’ha reso una delle attrazioni principali allo scorso Salone di Francoforte. E proprio come la sorella a tetto rigido la Roadster si contraddistingue per il prezzo a sei zeri e l’estrema esclusività, con i 19 esemplari programmati (sulla coupè erano 63) che sono già stati tutti venduti.
L’aerodinamica intelligente la fa andare ancora più forte
Con la Sián Roadster gli ingegneri Lamborghini si sono trovati con il classico problema delle scoperte, ovvero renderle aerodinamicamente performanti e rigide tanto quanto le coupè, ma senza appesantirle con eventuali barre di rinforzo. Per quanto riguarda l’ultimo dei due problemi la monoscocca in carbonio è venuta in soccorso con la sua elevata rigidità torsionale, mentre il primo ha richiesto agli uomini del toro di rivedere leggermente il muso della Sián così da poter stivare anche il tetto removibile. Il risultato è pressoché identico alla variante a tetto rigido, con lo splitter e la presa d’aria sul cofano anteriore che inviano i flussi lungo le fiancate e verso la coda così da escludere quasi totalmente il tetto, a tutto vantaggio degli occupanti che avranno meno “turbolenze” all’interno dell’abitacolo. Il posteriore rappresenta poi un piccolo capolavoro: oltre all’ala mobile e alle pinne fissate all’estremità la Roadster gode di un nuovo brevetto Lamborghini, cioè delle alette mobili realizzate con materiali intelligenti sensibili al calore così da aprirsi all’innalzarsi delle temperature e capaci di far respirare meglio il motore per farlo rendere al massimo. Nel complesso l’auto conferma i tratti stilistici tipici della Lamborghini che avevamo già visto sulla coupè come i fari anteriori a Y, l’iconico taglio periscopio della prima Countach che corre trasversalmente dal cockpit al retrotreno e i sei fari esagonali sempre ispirati alla supercar simbolo degli anni ’70.
Ibrida da 819 cavalli
Sotto al cofano, la Sián Roadster conferma l’innovativo powertrain ibrido della sorella coupè composto dal V12 aspirato da 6,5 litri della Aventador, qui portato a 785 cavalli grazie anche alle valvole in titanio, e un motore elettrico da 34 cavalli interposto tra il propulsore e il cambio mono-frizione per una potenza complessiva di 819 cavalli. Ad alimentare il piccolo generatore elettrico c’è sempre un sistema a 48V che prende energia dagli innovativi supercondensatori (posti subito dietro l’abitacolo) introdotti dalla variante a tetto rigido. L’uso dei supercondensatori rispetto alle batterie agli ioni di litio permette performance decisamente più alte in quanto pesa tre volte meno rispetto a una batteria di pari potenza, è tre volte più potente rispetto a una di pari peso ed è capace di immagazzinare una quantità di energia dieci volte superiore. Tutte caratteristiche decisamente importanti se stai cercando di realizzare una hypercar che sia il più leggera possibile. Data la potenza e la capacità comunque ridotta il motore elettrico si spegne passati i 130 km/h, mentre al di sotto permette di fare le manovre a basse velocità come la retro o i parcheggi senza dover disturbare il V12 e inquinando meno. Se si preme a tavoletta si scopre però il vero motivo della sua presenza, cioè coprire i gap naturali del motore a combustione incollando gli occupanti ai sedili con un sorriso da ebeti sulla faccia. I dati infatti parlano chiaro: da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e una velocità massima superiore ai 350 km/h.
Blu e oro come segni di libertà e di elettrificazione
Esattamente come per la Sián coupè anche la Roadster è stata presentata con una livrea specifica. In questo caso la scelta degli uomini Lamborghini del reparto personalizzazioni Ad Personam per la carrozzeria è ricaduta sullo spettacolare Blu Uranus, creato appositamente dall’unione del blu del cielo e del verde dei campi per celebrare il senso di libertà e le emozioni che si provano alla guida dell’auto. A simboleggiare la natura ibrida e quindi l’elettrificazione della Sián roadster c’è l’Oro Electrum, usato sia per i cerchi che per altri dettagli sia all’esterno che all’interno come le bocchette dell’aria. L’abitacolo si contraddistingue anche per i sedili realizzati in pelle bianca e per vari elementi verniciati in Blu Glauco. Ne volete una totalmente personalizzata? Nessun problema, gli uomini Ad Personam sono i grado di realizzare praticamente ogni desiderio dei collezionisti. Fortunelli.