

La Maserati sbarca ufficialmente nel mondo dell’elettrificazione con la Ghibli Hybrid, che secondo la casa di Modena dovrebbe rappresentare il primo di una lunga serie di modelli elettrificati fino ad arrivare alle full-electric. Le aspettative dietro la piccola berlina del tridente erano alte, ma dopo la presentazione non nego che sia io che buona parte della comunità dei petrolhead siamo rimasti delusi dalle soluzioni messe in campo. In ogni caso la Ghibli Hybrid dovrebbe arrivare nelle concessionarie a settembre con la conseguente possibilità di ordinarne una, anche se per ora il listino e la cifra finale rimangono sconosciute.
4 cilindri mild ma spinge come un V6
A rappresentare una delle soluzioni deludenti di cui parlavo poco fa c’è sicuramente la scelta del powertrain. I tecnici Maserati hanno optato infatti non per una sistema plug-in come ci aspettavamo tutti ma un più semplice mild-hybrid. La scelta, secondo i tecnici del tridente, è da collegarsi principalmente al fatto che una plug-in avrebbe richiesto una batteria molto grossa per incontrare le necessità quotidiane dei clienti, con il conseguente sbilanciamento dei pesi e una perdita del piacere di guida. Una motivazione che, ad essere sinceri, è più che sensata trattandosi di una Maserati. Collegato al piccolo motore a 48V che prende anche il posto dell’alternatore (seguendo il modello BSG) c’è il 4 cilindri da 2 litri Multiair preso da Giulia e Stelvio, ma modificato così che le uniche parti rimaste identiche sono parte della testa e le dimensioni complessive. A dare una mano al motore elettrico nel coprire il ritardo dato dalla turbina c’è anche un secondo turbo elettrico, che varia la sua risposta in base alla modalità di guida e a quanto gas si sta chiedendo al propulsore a benzina. A piena carica il powertrain arriva a garantire 330 cavalli e 450 Nm di coppia per uno 0 a 100 in 5.7 secondi e una velocità massima di 255 km/h. Numeri non certo da pelle d’oca, ma i piani dei tecnici Maserati guardavano ad altro. L’intenzione era infatti quella di garantire consumi inferiori al 3 litri V6 diesel di cui prende il posto, ma garantendo prestazioni simili al V6 biturbo benzina da 350 cavalli. Detto fatto: i dati diramati parlano di emissioni di Co2 inferiori del 25/30% e di un peso inferiore di 80 kg rispetto al diesel, anche se la bilancia vede salire l’asticella ben oltre i 1.900 kg. Ma non va tutto male. Gli ingegneri si sono infatti impegnati sul mantenere il sound a livello delle altre Maserati attraverso dei risonatori appositamente studiati.
Nuovi gruppi ottici e dettagli blu elettrico
Esternamente la nuova Ghibli Hybrid conferma quanto visto nella meccanica: pochi aggiornamenti e pure di importanza discutibile. Davanti i gruppi ottici rimangono quelli a matrice di Led introdotti con l’ultimo restyling, ma la calandra cambia nel disegno accogliendo dei listelli verticali a forma di diapason come rimando al sound monumentale delle Maserati. Dietro invece la fanaleria è stata totalmente ridisegnata per riprendere iprende il concetto stilistico di un boomerang già visto sulla 3200 GT e la concept Alfieri (purtroppo mai nata. Sigh). Ma a contraddistinguere maggiormente la Hybrid dalle altre Ghibli ci sono nuovi dettagli in blu elettrico come le tre prese d’aria sui passaruota anteriori, parte del tridente posto sul montante C e le pinze dei freni, che tra le altre cose recuperano anche l’energia elettrica durante le frenate. Vi piace la tinta scelta? Si chiama Grigio Evoluzione ed è una vernice a doppio strato, il cui scopo è illuminarsi nelle giuste condizioni sottolineando la silhouette della macchina.
Più connessa e interattiva
Per l’interno i designer si sono concentrati in particolar modo sull’interfaccia uomo macchina, da sempre tallone d’Achille della Ghibli. L’infotainment è cresciuto di dimensioni passando da 8,4 a 10,1 pollici ed è stato dotato di nuove grafiche grazie all’utilizzo del sistema operativo Android Automotive (usato anche sulla nuova 500 elettrica) che permette di avere gli aggiornamenti Over The Air per il software, di interagire con l’auto da remoto, usare l’assistente vocale Maserati Intelligent Assistant o Amazon Alexa. Il miglioramento più importante riguarda l’arrivo di Maserati Connect che permette una connessione costante con la propria Ghibli anche in movimento, oltre a dare la possibilità di connettere fino a sei telefoni al wi-fi di bordo, 2 al Bluetooth e di aggiornare in tempo reale le mappe mentre si è in viaggio. Per quanto riguarda la configurazione dell’abitacolo fortunatamente è stata confermata l’elegante impostazione dei modelli a combustione interna, ma seguendo quanto fatto con gli esterni si è deciso di usare cuciture blu elettrico per i sedili e per i loghi sui poggiatesta.