

E dopo il 35 arriva sempre il 45. No, non è una legge matematica o un modo di dire, ma la regola che seguono tutti i modelli marchiati AMG della Mercedes. L’ultima a compiere “il balzo” è stata la seconda generazione della GLA, ora più SUV e meno crossover, che in attesa di vederla dal vivo al Salone di Ginevra, si mostra su internet nella canonica versione 45 e nell’inedita 45 S introdotta dalla Classe A. Per quanto riguarda i prezzi, la casa di Stoccarda ancora non ha dichiarato niente, ma sono quasi sicuro che verranno mostrati durante il lancio del 3 marzo presso la kermesse ginevrina.
387 o 421 cavalli
Ma partiamo dalle cose importanti: il motore. Il propulsore, nome in codice M139, è infatti lo stesso 4 cilindri turbobenzina da 2 litri introdotto dalla nuova A 45 e presente sia sulla CLA in versione coupè che sulla shooting brake. Rispetto all’unità precedente è quindi girato di 180° per permettergli una migliore “respirazione” durante la guida più spinta. E anche le potenze rimangono le medesime: 387 cavalli e 480 Nm per la 45, mentre la S alza l’asticella fino a quota 421 cavalli e 500 Nm (dati pazzeschi contando che si parla di un 4 cilindri). A scaricare a terra ogni singolo cavallo ci penseranno il cambio a doppia frizione a 8 rapporti AMG SPEEDSHIFT DCT 8G e la trazione integrale AMG Performance 4MATIC+, con quest’ultima che ripartisce in continuazione la coppia in base al grip delle ruote e della modalità di guida impostata. Rimanendo in tema di cifre, la GLA 45 stacca lo 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e raggiunge una velocità massima limitata elettronicamente di 250 km/h. La 45 S invece ferma il cronometro a 4,3 secondi nello 0 a 100 km/h e continua la sua corsa fino ai 270 km/h (anch’essi limitati elettronicamente). Performance e numeri simili non solo sono stati ottenuti grazie alla rotazione di cui ho parlato poco sopra, ma anche grazie a un lavoro di fino sulle componenti e all’iniezione a due stadi. Questa prima inietta carburante con una pressione massima di 200 bar in camera di scoppio, poi fa lo stesso procedimento ma questa volta nei collettori di aspirazione con una pressione di 6,7 bar.

Il 4 cilindri turbobenzina da 2 litri delle 45 è anche il più potente al mondo
Più rigida e personalizzabile grazie all’AMG Dynamic Select
Considerando la sua (teorica) natura fuoristradistica, le GLA 45 devono assolvere ad un range di funzioni più ampio rispetto alle sorelle. Devono infatti garantire comfort su strada, prestazioni d’alto livello quando richieste (senza rollare come un traghetto) e affrontare anche qualche sterrato non impegnativo. Per riuscire nell’intento i tecnici AMG hanno confermato le sospensioni MacPherson all’anteriore e le multilink a quattro bracci al posteriore, così come la piastra imbullonata sotto il vano motore e gli altri irrigidimenti al telaio per evitare che fletta troppo in curva. Il guidatore avrà inoltre a propria disposizione l’AMG Dynamic Select, che attraverso sei modalità di guida (Slippery, Comfort, Sport, Sport+, Individual e RACE), regola la risposta di sospensioni, sterzo, gas, freno, scarico e l’intervento dell’ESP. Tuttavia, i sei settaggi sono di serie solo sulla GLA 45 S, mentre sulla normale si potranno avere solo con il pacchetto opzionale AMG DYNAMIC PLUS. Ad aiutare il pilota a gestire la furia del 4 cilindri sulla GLA 45 c’è anche un impianto frenate importante composto da pinze monoblocco a 4 pistoncini e dischi forati e autoventilanti a 350 mm all’anteriore, mentre al posteriore la pinza è monopistincino e morde dischi da 330 mm. Passando alla più potente 45 S (o optando per il sopracitato AMG DYNAMIC PLUS sulla versione meno potente) i dischi all’anteriore diventano da 360 mm e vengono morsi da pinze monoblocco a 6 pistoncini (riconoscibili queste dal colore rosso).
Immediatamente riconoscibile
Anche dal punto di vista dell’estetica le GLA 45 e 45 S riprendono lo stile delle sorelle a ruote basse così da essere riconoscibili al primo sguardo. La calandra è infatti quella Panamericana con listelli verticali, le prese d’aria nel paraurti sono più ampie e aggressive nel disegno, il labbro inferiore è cresciuto nelle dimensioni e ai lati del fascione sono presenti due piccoli deviatori di flusso. Muovendosi verso il retro si nota subito come i passaruota si siano allargati donandole una maggiore presenza su strada (merito anche dei cerchi da 19 pollici di serie e dei 20 e 21 pollici optional), mentre le minigonne nere la fanno sembrare più bassa e raccolta. Dietro sono poi immancabili i 4 terminali di scarico tondi, il diffusore, un disegno più scolpito per il paraurti con due piccole prese d’aria alle estremità e l’immancabile ala fissa alla fine del tetto (che resta da capire se fa parte di un kit estetico o meno). Dentro il discorso rimane lo stesso, con i sedili rivestiti di microfibra e pelle, dettagli a contrasto, una plancia che può avere dettagli in carbonio e i 2 display usati come quadro strumenti e infotainment. Rimane al suo posto anche l’ottimo assistente vocale Mbux, mentre i clienti potranno scegliere se avere i normali sedili con poggiatesta integrato o i più sportivi AMG performance.