

La Serie 7 ha rappresentato per decenni la punta di diamante della BMW, almeno finché qualche mese fa la SUV X7 non ha fatto la sua comparsa nei listini. A rincarare la dose ci hanno poi pensato la nuova Audi A8 e il restyling della Mercedes Classe S, entrambe più avanti di lei sia sul piano tecnologico che su quello del lusso. Gli uomini di Monaco si sono quindi visti obbligati a dover aggiornare la loro maxi-berlina d’élite, dotandola del meglio che avevano a loro disposizione. La nuova Serie 7 arriverà in primavera insieme alle altre auto presentate negli ultimi mesi dalla casa dell’elica.
Immersi nella pelle
Quando si parla di auto di lusso, gli interni rappresentano decisamente il core dei progettisti, con solo la comodità e la silenziosità di marcia che si posizionano allo stesso livello. A tal proposito la model year 2019 rappresenta un deciso passo avanti rispetto a quella del 2015, con aggiornamenti che toccano ogni punto dell’abitacolo. La pelle usata per sedili, pannelli porta, cruscotto e volante adesso è disponibile in due versioni, con la Dakota (disponibile in 5 colori) come standard e la nappa Exclusive (questa in 6 tonalità) come optional e con la possibilità di averla con la fantasia trapuntata. I materiali utilizzati per la fascia centrale del cruscotto e per il tunnel sono anch’essi di prim’ordine, con di serie il legno American Oak Dark e il Fineline Black come parte del pacchetto M Sport. Rimanendo in tema pacchetti, la BMW offre, oltre all’appena citato M Sport, il Design Pure Excellence. Ad aumentare il già ottimo grado di insonorizzazione ci pensano poi i doppi vetri più spessi di 5 mm rispetto a prima e l’aumento del materiale fono isolante nei passaruota posteriori. Per i clienti con autista, abitudine nei paesi asiatici come la Cina, la casa dell’elica mette offre anche la sostituzione del divanetto posteriore con 2 poltroncine indipendenti, ognuna delle quali è reclinabile. Questa soluzione si rivela poi ancora più efficace se si acquista la versione con il passo più lungo (di cui parlerò tra poco).

Pelle trapuntata a alta tecnologia. La Serie 7 è pronta a sfidare A8 e Classe S (Credits: Motor1)
ADAS e tecnologia da top del segmento
Con il restyling la Serie 7 si è decisamente messa al pari delle rivali teutoniche sotto il punto di vista tecnologico e degli aiuti alla guida. Davanti al guidatore, o all’autista, trova posto adesso una coppia di schermi digitali da 12,3 e da 10,25 pollici per gestire il quadro strumenti e l’infotainment, entrambi derivanti dalle ultime auto di Monaco e appartenenti al pacchetto BMW Live Cockpit Professional. Il sistema multimediale può contare sul fidato sistema iDrive, ora arrivato alla settima generazione, che può essere gestito in ben 4 modi diversi: attraverso la manopola posizionata nel tunnel (con pad a sfioro in cima), tramite gesti, usando le funzionalità touch screen simili a quelle degli smartphone e con l’assistente vocale visto per la prima volta sulla nuova Serie 3. Quest’ultimo espleta poi un’enorme gamma di funzioni, rappresenta una scorciatoia per attivare velocemente i vari sistemi e si attiva solo se si pronuncia la frase “Hey BMW”. Se si sceglie la versione a passo lungo si avrà poi a disposizione come optional l’Executive Lounge, comprendente tra gli altri: le sopracitate poltroncine reclinabili, il clima quadrizona, riscaldamento e raffreddamento per tutti i sedili, la funzione di massaggio e una serie di ammennicoli elettronici che farebbero impallidire la prima classe della Fly Emirates. I due fortunatissimi passeggeri posteriori avranno infatti a propria disposizione due schermi da 10 pollici con cui navigare in rete e guardare film in Blu-ray e il tablet da 7 pollici Touch command, aggiornato nel sofware e capace di modificare/attivare le funzioni interne dell’auto (come il clima) anche se questo si trova all’esterno dell’abitacolo. A rendere poi più piacevole e “smooth” la guida ci pensano gli ausili alla guida di ultima generazione come il cruise control adattivo con Stop&Go, l’assistente di corsia, la manovra di evasione in caso il guidatore non risponda agli avvertimenti e la frenata d’emergenza. In caso poi si sia bloccati in autostrada e non si ha voglia di rimanere troppo concentrati, si può optare per l’Extended Traffic Jam Assistant che gestisce autonomamente l’auto entro i 60 km/h. A concludere la lunga fila di aiuti alla guida troviamo il Back-Up Assistant, sistema intelligente che utilizza la registrazione delle manovre effettuate durante il parcheggio per poi far uscire l’auto autonomamente senza l’aiuto del conducente.

Difficilmente chi comprerà la Serie 7 la vedrà da dietro il volante (Credits: Motor1)
Più lunga (e brutta) rispetto a prima
Passiamo ora alle note dolenti: l’esterno. Si perché se già la serie uscita nel 2015 sfigurava rispetto a quella disegnata da Chris Bangle, questa è un pugno diretto negli occhi di chi la guarda. Il muso infatti cambia tanto rispetto al passato, con la calandra della X7 che prende il posto della precedente (più grande del 40%) e domina su tutto. A una vista rapida sembra quasi che la griglia sia stata messa li con photoshop, tanto risulta sgraziata rispetto al resto. Tuttavia questo trapianto a portato a modifiche sostanziali, con l’anteriore che adesso è 5 cm più in alto, Il cofano ha subito delle modifiche per fruscii erodinamici, le nuove luci a Led (optional quelle al laser) sono diventate più sottili e il logo BMW è spostato più in su. Il fronatale è completato poi da una nuova finitura cromata per la zona bassa del paraurti. Osservando l’auto di profilo si notano subito i cerchi da 21 pollici realizzati con un nuovo disegno, piccoli sfoghi per l’aria dietro i passaruota anteriori e delle parti cromate in linea con quanto visto sul muso. Il posteriore mostra invece pochi cambiamenti rispetto al passato, con i gruppi ottici che adesso diventano uno unico grazie alla sottile linea che li unisce lungo il baule e gli scarichi che diventano trapezoidali e acquisiscono la finitura cromata della parte inferiore del fascione. Rispetto all’antenata la Serie 7 2019 cresce poi anche in lunghezza, con la “normale” che misura 5,12 metri e la “long wheel base” (o passo lungo) che arriva addirittura a 5,26 metri.

La mastodontica calandra presa dalla X7 spicca su tutto il muso (Credits: Motor1)
Dal V12 benzina all’ibrido plug-in
Rispetto al resto dell’auto la gamma dei motori della nuova Serie 7 presenta poche modifiche, con la conferma di tutte le unità propulsive della versione pre-restyling. A destare l’attenzione rimane quindi il V12 benzina da 6,6 litri con 585 cavalli e 850 Nm di coppia della M760Li xDrive, seguito a ruota dal potenziato V8 biturbo da 4,4 litri della 750i xDrive da 530 cavalli (+80) e 750 Nm di coppia. L’altro benzina rimasto è l’interessante ibrido plug-in della 740i con 394 cavalli, realizzato tramite l’unione di un 6 cilindri in linea da 3 litri e un motore elettrico. I 3 diesel confermando anche loro il 6 in linea da 3 litri, ma in questo caso declinato in varie potenze: 265 cavalli (730d), 320 cavalli (740xDrive) e 400 cavalli (750d xDrive).

Finalmente qualcuno che non mette scarichi finti nel paraurti posteriore (Credits: Motor1)